C’è soddisfazione alla Confesercenti per l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della proposta di legge che indìce il Referendum consultivo per il Comune Unico dell’isola d’Elba.
"Si tratta di un risultato cercato con forza e convinzione – sottolinea Mauro Quercioli, presidente elbano dell’associazione – ottenuto con il lavoro di tanti volontari ed una raccolta di firme che ha colto un risultato epocale, quello di costruire uno strumento per far esprimere i diretti interessati, gli elbani, sulla fusione delle attuali otto amministrazioni
E’ evidente che il nostro auspicio è quello che, con il referendum, si arrivi effettivamente ad un’affermazione di chi è favorevole alla fusione.
Comunque, quale che sia il responso, avremmo finalmente tracciato una definitiva e rispettabile linea su quella che sarà la risposta al dubbio se gli elbani vogliono o no essere amministrati in modo unitario e comprensoriale - .
Resta il fatto che, l’associazione ne è convinta, visti gli insuccessi degli anni scorsi delle varie unioni amministrative “forzate” (comunità montana & c.) dove spesso non si concretizzato l'interesse comprensoriale, il comune unico sarebbe uno strumento innovativo, che offrirebbe l’opportunità di decidere non più soltanto per gli interessi di piccoli territori, ma soprattutto per quell'interesse, non più dilazionabile, dell’isola nel suo insieme.
- Siamo certi che, basta vedere la storia recente di questa isola, solo con uno strumento di questo tipo – continua Mauro Quercioli - sarebbe possibile superare steccati localistici, percorrendo la strada della visione strategica univoca in ambiti come l’economia, il turismo, l’ambiente e le risorse strutturali; con l’ulteriore opportunità di razionalizzare al meglio la spesa pubblica, investendo i risparmi ottenuti in nuovi e migliori servizi per tutti.
L’analisi delle opportunità – conclude Mauro Quercioli – potrebbe essere molto lunga, ma non è questo lo spazio giusto per proporla, vogliamo tuttavia evidenziare, come già è stato fatto da altri, quanto la situazione economica dei comuni sia già oggi compromessa da norme nazionali che non consentono più agli stessi di gestire le risorse finanziarie di una volta.
In buona sostanza, mentre, economie, servizi ed organizzazioni Istituzionali, stanno già cambiando in peggio, le esigenze delle imprese, dei cittadini e delle persone anziane, sono sempre più pressanti e quindi non possiamo più permetterci di affrontarle con strumenti che non siano davvero innovativi.
In questo senso voglio ancora una volta invitare i Sindaci dell’isola, da una parte, a svolgere il proprio ruolo garantendo da qui al referendum un dibattito equo e civile tra tutte le parti interessate, dall’altra a favorire incontri intercomunali per elaborare soluzioni che, prescindendo dal risultato del referendum, mettano in piedi strategie comprensoriali del territorio atte a superare un momento altamente difficile per l’economia e la vita della nostra isola - .
CONFESERCENTI ISOLA D’ELBA