I giovani, Giovanni Cafagna, Antonietta Audino, e Luca Tacconi, hanno registrato all’Agenzia delle Entrate di Portoferraio lo Statuto dell’Associazione A.N.L.S. sull’auto organizzazione dei lavoratori stagionali che con la Jobs Act non sono più considerati tali ma comuni disoccupati.
Con il nuovo ammortizzatore sociale NASPI inserito nella legge sul lavoro “Jobs Act”, i lavoratori stagionali, in Italia sono oltre 350 mila, pur lavorando da molti anni nella stessa azienda per più di sei mesi l’anno, non percepiranno più il sussidio di disoccupazione Aspi per i mesi restanti, ma solo una minima parte.
La differenza tra disoccupazione senza posto di lavoro e lavoratore stagionale che si può definire a posto fisso, dopo molti incontri e manifestazioni, è stata recepita dagli estensori della NASPI i quali, forse per disattenzione, hanno inglobato nello stesso ammortizzatore sociale sia i disoccupati senza un posto di lavoro su cui contare sia i lavoratori stagionali.
Non sarà facile riesumare a breve tempo questa “distrazione” anche perché le risorse dei sussidi per i lavoratori stagionali, che ammonterebbero a 1,5 miliardi di euro circa, sono stati dirottati dal Governo a favore dei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato che per tre anni non pagheranno i contributi per l’assunto.
Il 12 novembre l’Associazione A.N.L.S. ha organizzato una manifestazione a Roma con presidio davanti a Montecitorio con la speranza che una delegazione sia ricevuta dalla Commissione Lavoro della Camera per documentare la non appropriatezza di inserimento nell’ammortizzatore sociale NASPI.
Ci sarà un bus con partenza dall'Elba.
Usciamo dall’indifferenza che nel tempo può penalizzare l’economia Elbana, sosteniamo l’Associazione A.N.L.S. unendoci nella lotta per far valere i diritti acquisiti negli anni dai lavoratori stagionali.
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