PORTOFERRAIO. “Un avvio dell’anno scolastico nel caos anche per un vuoto amministrativo, oltre i soliti tagli agli organici”. Parola di Paola Berti dirigente scolastico del Comprensivo di Portoferraio che giorni fa si è riunita con le altre due colleghe Grazia Battaglini (Itcg Cerboni) e Lorella Di Biagio (Comprensivo Porto Azzurro) per esaminare una situazione all’avvio del nuovo anno scolastico, colma di carenze appunto a partire dai dirigenti che mancano.
E non a caso un bidello, il primo settembre, ha aperto il portone dell’edificio scolastico di Marciana Marina, in un istituto privo di dirigente scolastico, di quello amministrativo e di una segretaria: una cinquantina di persone, tra docenti e Ata, al lavoro senza punti di riferimento ufficiali.
E la situazione rischia di protrarsi forse fino al giorno della prima campanella fissata per il 12 settembre, anche se le nomine saranno accelerate il più possibile. Quindi il vuoto riguarda, oltre le note carenze organiche dovute ai tagli del personale scolastico, anche le dirigenze. Attualmente sono solo tre le presidi in servizio vale a dire Grazia Battaglini che gestirà l’Itcg Cerboni, conquistato per trasferimento, Paola Berti al timone del Comprensivo di Portoferraio e Lorella Di Biagio su quello di Porto Azzurro, Comprensivo che abbraccia i 4 Comuni dell’sud est elbano. Berti e Di Biagio sperano di non dover ripetere l’esperienza fatta per due anni scolastici con la reggenza anche, rispettivamente, dell’istituto di Marciana Marina e quello di Marina di Campo. Ad avvalorare la tesi della reggenza il fatto che Giorgio Fazio, nuovo titolare del Comprensivo campese, resterà in Germania grazie ad un dottorato in corso e quindi la sede rimane vacante. Non solo, Marciana Marina ha un Comprensivo sottodimensionato e per legge va dato in reggenza. Saranno due “continentali” a prendere tali sedi scoperte?
Resta poi il rebus dell’Isis Foresi che nessun dirigente alle recenti nomine ha voluto acquisire, come avviene da anni l’Elba, in quanto essendo una estrema periferia della Toscana disagiata, non è certo appetibile. Ma la situazione delle superiori è ancora più complessa, perché è in atto un ricorso presentato da Grazia Ceccherini, ex dirigente dell’Itcg Cerboni, che tenta di ritornare in servizio, se il giudice del lavoro accoglierà il suo ricorso: è stata collocata in pensione di autorità avendo raggiunto il limite massimo di servizio, ma aveva fatto richiesta di mantenimento al lavoro.
Nella prossima settimana il nodo si scioglierà. Intanto le tre dirigenti isolane hanno chiesto a Jessika Muti, assessore all’istruzione portoferraiese, la convocazione della Conferenza zonale dell’istruzione, fissata per martedì 4 al Comune mediceo e quindi rappresentanti degli 8 Comuni e del mondo della scuola si riuniranno per esprimere una posizione unanime sul tema della dirigenza scolastica e delle altre problematiche del comparto, in modo Livorno e Firenze sentano le richieste isolane.
E intanto il deficit di docenti di sostegno cresce: sono stati sanciti dal Provveditorato altri tagli e un po’ in tutte le scuole dell’isola, di ogni livello, si registra quasi un dimezzamento del personale rispetto alle richieste fatte. Ecco che decine di alunni diversamente abili, inseriti in certe classi, vedono compromesso un migliore svolgimento delle attività visti i tagli. “Anche col personale non insegnante.- conclude Berti- siamo in difficoltà, abbiamo una nomina in meno e i turni di servizio saranno ardui da realizzare. In particolare il problema si sentirà nella scuola primaria dove i bimbi hanno maggiore necessità di tale tipo di servizio”. Una situazione sconcertante e intanto l’anno scolastico 2012/13 attende soluzioni: il comparto isolano, con un’utenza che va verso i 4000 studenti, al momento ha sole tre dirigenti e un panorama di minori forze lavoro in campo.
Stefano Bramanti