In riferimento a quanto comparso su alcuni blog in data 6 aprile 2016 a firma del Comitato Elba Salute circa la continua crescita dei tumori sul territorio elbano, ed in particolare a Portoferraio, abbiamo dato inizio ad una indagine epidemiologica ricercando dati ufficiali regionali circa l’incidenza di tali patologie. I dati che ci sono stati forniti dall’Agenzia Regionale Toscana ci informano che a fronte di 295 decessi registrati nel lontano 1993, nel 2012 sono stati 304.
Gli screening vengono fatti ogni 5 anni perché è necessario un lungo periodo di tempo per valutare variazioni nell’incidenza di tali malattie e pertanto i prossimi dati saranno resi noti nel 2017 ed informazioni circa dati che possono circolare per gli anni successivi al 2012 non debbono ritenersi validati. Contemporaneamente la speranza di vita è aumentata di 8 anni per gli uomini e 6 anni per le donne. Per quanto riguarda l’aumento delle prestazioni che da parte del servizio di oncologia di Portoferraio questo è determinato dal fatto, positivo per i pazienti, che diversi trattamenti di sostegno, prima erogati dal medico di famiglia e/o a domicilio, vengono trattati oggi in regime di Day Hospital.
Scambiare volumi di prestazioni con casistica, e quindi incidenza di una malattia, è un errore superficiale e grave che induce a diffondere false notizie, e quando ciò avviene su argomenti così delicati si provoca un danno alla popolazione fomentando ansie ed ingiustificate paure.
C’è inoltre da tenere presente che un eventuale, ma non documentato, aumento delle presenze di pazienti affetti da patologie tumorali potrebbe essere legato anche ad altre cause che niente hanno a che vedere con un aumento reale della malattia come un miglioramento dei metodi di diagnosi che comporta una maggiore capacità diagnostica, la realizzazione di screening sulla popolazione che può portare ad una identificazione e concentrazione di casi che altrimenti sarebbero diluiti negli anni, ed infine la realizzazione e miglioramento di attività che funzionano come polo di attrazione per cui molti pazienti non si rivolgono più a servizi di altre aziende sanitarie ma rimangono in loco.
Come si vede quindi un apparente aumento dei casi di una malattia andrebbe analizzato con cura e da persone capaci di valutare tutto, non solo i numeri ma anche le circostanze che ne determinano variazione, in altre parole da persone esperte e non da dilettanti allarmistici.
Siamo ora in attesa di ricevere dati ufficiali circa l’inquinamento del suolo, delle acque potabili e del mare che saranno rese note quanto prima.
Ci auguriamo che episodi d’ingiustificato allarmismo non si ripetano in futuro e invitiamo tutti a una maggiore prudenza nel diffondere non veritiere notizie di così grande portata sociale.
Arch. Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio