Quello di ieri è stato un Consiglio comunale mortificante, forse come mai visto prima.
Sui contenuti tecnici è già stato scritto molto, così come tutte le altre volte. D’altronde, in questi due anni di mandato, ogni volta che il Consiglio comunale di Portoferraio deve approvare il Bilancio annuale è sempre la stessa storia, mancano i documenti, non sono rispettati i termini e chi più ne ha più ne metta.
Questa volta però la situazione è stata ben più grave perché i Consiglieri comunali, compresi noi di minoranza che non abbiamo alcun potere decisionale, abbiamo ricevuto un atto dal Prefetto di Livorno che ci ha diffidato ad approvare il Bilancio consuntivo 2015 entro il 2 luglio pena lo scioglimento del Consiglio comunale.
Ma l’atmosfera, quasi inverosimile già di per sé, ieri è diventata ancora più pesante quando è stato il momento di discutere il punto all’ordine del giorno relativo al Bilancio. Né il Sindaco né l’Assessore al Bilancio (il Vice Sindaco), né ovviamente altri della maggioranza di cui conosciamo a malapena il tono della voce perché non intervengono praticamente mai (tranne Nurra), hanno avuto il rispetto istituzionale di alzarsi ed illustrare la proposta di delibera che stavano portando in approvazione.
Non ci crederete, ma è successo davvero! Quando il Presidente del Consiglio ha aperto la discussione, c’ è stato un silenzio assoluto, spezzato inevitabilmente dalla reazione delle minoranze.
Personalmente sono stata costretta a ricordare che quando si è in presenza di una proposta di delibera che non è passata all’unanimità in Commissione consiliare è prevista, nello specifico, (oltre che opportuna) l’illustrazione davanti all’intero Consiglio, ma forse anche questo “obbligo” a loro sfugge.
Solo allora il Vice Sindaco si è deciso ad intervenire, ricordando però soltanto numeri e conti senza alcuna considerazione di natura politica, direi un dèjà vu di un fatto sicuramente non “normale”. Infatti, se l’illustrazione tecnica del Bilancio compete agli Uffici e alla Dirigenza, all’Organo di governo spetta chiaramente l’illustrazione politica dei progetti, delle scelte e delle idee, ma niente di tutto ciò è stato detto e tantomeno scritto. Anche il Revisore dei Conti lo ha fatto presente quando ha evidenziato nel suo parere che “la Relazione della Giunta è stata predisposta dall’Ufficio Ragioneria riportando sostanzialmente i soli dati finanziari”.
Ma la Giunta che è l’organo di governo cosa fa? Cosa pensa? Cosa vuole per questo Paese? Perché non ha relazionato al Consiglio e ai cittadini sull’avanzamento del proprio mandato, né nella Relazione scritta annuale né in Consiglio comunale?
Perché, nel suo silenzio generale, la Giunta ha invece avuto la necessità di precisare che “Non si può certo ritenere incapace un’amministrazione che abbia previsto alcuni invenstimenti finanziati con fondi regionali o statali, i quali non poi non sono stati erogati oppure erogati in misura inferiore a quella attesa. Vanno ancora considerate le variazioni di programma che potrebbero aver indotto l’Esecutivo a conseguire con maggiore enfasi un obiettivo [..] a discapito di altri […]. Tutte queste considerazioni vanno tenute presenti all’atto della valutazione a consuntivo dell’operato dell’Amministrazione, al fine di evitare di dare giudizi affrettati e, soprattutto, non corrispondenti alla realtà”? (Paragrafo 5 della Relazione).
Forse sarebbe il caso che questa Giunta, anzichè mettere le mani avanti, si rimbocasse le maniche e cominciasse a raccogliere le istanze dei cittadini, le lamentele dei residenti, i consigli degli esperti, le pagelle delle Associazioni e cominciasse ad “investire” bene e velocemente le risorse a disposizione evitando per il futuro un Avanzo di amministrazione di € 5.715.319,01 perché Portoferraio non ha certo bisogno di una cassaforte colma di risparmi, ma di servizi usufruibili da tutti nel rispetto dei diritti di tutti.
Il nostro voto al Bilancio consuntivo 2015, ovviamente, è stato assolutamente contrario.
Alessia Del Torto
Consigliere comunale CAMBIARE IN COMUNE