Le ordinanze del 14 luglio, emesse in contemporanea dagli otto sindaci dell’Elba, presupponevano che senza indugio fossero assunti i necessari atti conseguenti e susseguenti. Ne richiamiamo i più palesi: posizionamento al porto di Piombino e nei porti di Portoferraio, Rio Marina e Cavo di apposita segnaletica plurilingue: “È vietata qualsiasi forma di campeggio su tutto il territorio dell’Isola d’Elba”. Affissione di tale cartellonistica anche nelle principali strade dell’Isola, allertamento di tutte le forze dell’ordine nell’eseguire i dovuti sopralluoghi nelle campagne, nelle spiagge, nelle zone panoramiche, ecc.
Ricordiamo che gli otto atti sindacali sanciscono come su tutto il territorio dell’Isola d’Elba sia in vigore “il divieto di sosta h24, dal 14 Luglio 2016 al 31 dicembre 2016, per ogni forma di campeggio o accampamento con caravan, roulotte, tende, mezzi meccanici e simili, attrezzati e trasformati in abitazione e/o insediamenti non autorizzati”. Tuttavia gli otto sindaci sono sempre in tempo a porre rimedio alle loro dimenticanze, solo così dimostreranno come le loro ordinanze siano rivolte a tutti i cittadini e non soltanto agli zingari, e che sono state assunte con l’intento di salvaguardare da qualsiasi inconveniente sia sotto l’aspetto igienico-sanitario che da forme di degrado ambientale.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla signora Prefetto di Livorno per l'attacco ricevuto dalla deputata Giorgia Meloni.
Comitato 2.6