Sono ancora sorpresa della poca attenzione dei comuni e dell’amministrazione ai problemi dei cittadini e quando sono state diffuse delle notizie su atti sicuramente deprecabili verso Equitalia non pensavo che si potesse arrivare a pensare delle alternative ancora più deleterie verso i contribuenti.
Il fatto:
Il comune di Portoferraio non si rivolge a Equitalia ma direttamente ai rappresentanti di uno studio legale di sua fiducia i quali assolvono il loro compito in modo molto formale attraverso l’invio di atti per posta e se non riescono a notificare al contribuente l’atto, questo viene depositato presso il Comune, dopo di che scaduto il termine aprono una causa civile con conseguente precetto e protesto.
La somma dovuta al comune era relativo alla somma per l’occupazione del suolo pubblico per un posto auto in centro di Portoferraio non pagata per un anno e per un mezzo anno dove mandai una lettera di protesta al comune insieme al pagamento parziale, dato che a causa dei lavori pubblici non potevo usufruire del posto (il comune mise a disposizione dei posti nel posteggio della piazza della chiesa ma erano insufficienti). l’importo del mancato pagamento è di 434,36 euro relativa all’anno 2008 anno in cui mi sono trasferita dall’Elba.
A causa di tre traslochi effettuati negli ultimi anni, il mio lavoro che si svolge la mattina e l’apertura dalle 8,30 alle 12,30 del l’ufficio postale di competenza, ci sono stati dei disguidi e il procedimento per il recupero del credito è andato avanti fino all’ingiunzione del Tribunale di Pisa
Finalmente l’altro mese riesco a ritirare l’atto depositato in comune e mi precipito al Comune di Portoferraio per capire come sospendere il tutto , pago 400 euro che corrisponde a quasi tutta la somma dovuta e l’avvocato mi dice che mi invierà le spese da pagare con la rimanenza.
Sapendo che Equitalia per il recupero crediti si prende il 12% sulle somme da recuperare (dovrebbe scendere all’8% fra poco, e di solito rateizza le cifre da pagare in piccole rate senza grandi problemi e in più ha uffici in tutta Italia dove chiedere, pagare ecc. ) non mi preoccupo molto. Dopo quindici giorni ecco cosa arriva:
“Come da accordi, le rimetto il conteggio delle somme dovute:
- Spese legali del domiciliatario Avv. .... : €. 276,21
- Spese legali .......... : €. 199,04
- Capitale dovuto al Comune comprensivo di interessi legali: €. 496,82
- Totale dovuto: €. 972,07
Dato atto che Ella ha già versato un acconto di €. 400,00, la somma ancora dovuta ammonta ad €. 572,07.
Mi faccia conoscere come intende provvedere al saldo, considerando che entro fine settimana dobbiamo provvedere all’iscrizione a ruolo della causa, con aggravio di spese.
Resto in attesa di un Suo riscontro anche al fine di farLe conoscere le modalità con le quali effettuare le rimesse.
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La somma non pagata era 434 ora è 972,07
124% in più !!!!!! che prendono gli studi legali chiaramente non il comune e di cui non viene indicata la cifra all’inizio ma solo alla fine del procedimento. Ora mi sembra ingiusto che un dipendente pubblico come me in difficoltà con bollette e varie spese fisse, venga colpito con queste decisioni superficiali da un comune che si dice attento ai problemi della crisi e dei propri concittadini Avere scelto la via dell’avvocato anche per recuperare cifre piccole e non del servizio di equitalia è veramente non giustificabile!!!
Lettera Firmata