La Giunta comunale di Portoferraio afferma in un comunicato che "le dispute regolamentari sono, ovviamente, tradizionali e ordinarie nelle assemblee comunali – anche se alla lunga appaiono pretestuose".
E' successo che il Consiglio comunale del 29 agosto è terminato con una discussa votazione con la quale la maggioranza ha ritenuto ormai scaduto il tempo massimo di un'ora e mezza destinato alla trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni.
Restavano da trattare i seguenti punti all'ordine del giorno:
"5. Interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare “Cambiare in Comune” sugli interventi necessari per la manutenzione e la sicurezza lungo la strada di “Colle Reciso”;
6. Mozione presentata dal Gruppo Consiliare del PD sui lavori alle scuole materne e al Nido La Gabbianella;
7. Interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare del PD sull’uso della strada vicinale di Val di Denari e mancato rispetto della mozione approvata in Consiglio Comunale;
8. Interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare del PD sull’ampliamento di una concessione demaniale sulla spiaggia della Biodola;
9. Interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare del PD sui parcheggi ad uso delle spiagge ed il loro rapporto con la normativa urbanistica vigente.
In effetti il Regolamento del Consiglio comunale all'art. 35 c.2, afferma che "In ciascuna seduta il tempo destinato alla trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni, che hanno priorità secondo l’art. 2, comma 12, non può di norma eccedere l’ora e mezza.
L'articolo art. 2 c.12 specifica il concetto di priorità: "(...) Qualora, nell'arco di tempo stabilito al successivo art. 6, il Consiglio non riesca ad esaurire la discussione sulle interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate, le stesse avranno priorità nella formulazione dell'ordine del giorno della seduta consiliare successiva (...)".
Come è evidente il limite temporale non era applicabile per la trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni del Consiglio del 29 agosto perché prive di priorità.
Il comunicato continua: "pensare che sia stato proposta una deroga ai tempi del dibattito sulle mozioni per bloccare il successivo confronto su interrogazioni e interpellanze è, veramente, una considerazione sterile".
Paolo Gasparri