Sui siti ministeriali esiste la possibilità di inviare messaggi via e-mail ai Ministri e persino al Presidente della Repubblica. Io ci ho provato, ma deve trattarsi di caselle “dummy” senza manco un risponditore automatico del tipo “grazie, il Ministro terrà sicuramente conto del tuo contributo”, insomma, senza nemmeno un contentino per chi ha perso tempo a scriverle/gli qualcosa. Mai ricevuto una straccio di risposta.
Sfrutto Elbareport per riportare una mia missiva al Ministro dell'Istruzione, nella speranza che qualche politico elbano così audace da leggerla e così attento ai nostri problemi se ne faccia latore negli alti uffici...
Ill.mo Ministro dell'Istruzione,
sono a porLe una questione che storicamente affligge le Scuole periferiche, come quella dell'Isola d'Elba da cui scrivo, ovvero la disorganizzazione nell'assegnazione dei docenti. I ragazzi si presentano puntualmente alla data di inizio dell'anno scolastico ma hanno a disposizione un numero di ore e di docenti drammaticamente basso e inadeguato.
Se non erro, le nuove iscrizioni debbono essere completate entro metà Giugno e sempre in quel periodo la Scuola ha perfettamente chiaro il numero di promossi e di bocciati. Possiede quindi tutti i dati necessari per formare le classi del successivo anno scolastico e per capire di quale numero e tipo di docenti necessiterà (la variabilità dei rimandati è percentualmente ininfluente sulle future classi).
Vede, Signor Ministro, qualunque Azienda, anche la più “sgarrupata” e inaffidabile d'Italia, se a metà Giugno avesse una previsione così netta di quel che dovrà fare a metà Settembre, ebbene stia pur certo che in quella data si farebbe trovare pronta con tutto quel che necessita.
Mi chiedo dunque: perché invece la Scuola è cronicamente in ritardo sulle nomine dei docenti? Perché lascia ammanettati e imbavagliati i Dirigenti Scolastici, senza dar loro modo di gestire efficacemente la propria Scuola? (tra l'altro i nostri Licei hanno oggi forse il miglior Dirigente di sempre, ma poveraccio ha le mani legate e non può che far operare i pochi docenti “fissi” di cui dispone).
Innanzi tutto, chi partecipa ad un Concorso Nazionale dovrebbe mettere in conto, quando si iscrive, che il concorso è appunto nazionale e che quindi potrebbe avere il posto molto lontano da casa. Perché non è previsto che chi viene convocato da un Dirigente e rinuncia senza motivazione seria (tipo malattia o altro) non sia immediatamente depennato dalla graduatoria? Se così fosse son convinto che le rinunce per luoghi giudicati scomodi (come ad esempio un'isola o l'alta montagna) diminuirebbero drasticamente.
La trafila per le nomine mi dicono che sia lunghissima. Si parte ai primi di Settembre ( ! ), si attende una graduatoria, si chiamano i facenti parte, si attende un loro si o no, si mandano raccomandate, si rispulcia la lista, si attendono lettere di rinuncia (pena una denuncia), etc. etc. In un mondo dove con un click puoi acquistare un aereo e dove esiste la PEC, noi siamo dietro alle raccomandate cartacee e a tempi di mesi per riceverle. Non le sembra strano?
Lei mi potrà rispondere che questo è l'unico metodo o persino il metodo migliore, o addirittura quella che gli ingegneri chiamano “la soluzione ottima” al problema. In questo caso le chiederei banalmente: ma perché non si da inizio a questa trafila (che comunque io continuo a definire barbina e perversa) a metà Giugno?
In questo modo forse i nostri ragazzi sedendosi a Scuola a metà Settembre avrebbero anch'essi lezione dalle 8 alle 13 con i docenti di tutte le materie, proprio come i loro colleghi delle scuole blasonate dei grandi centri urbani o di quelle private, ragazzi con cui dovranno ben presto confrontarsi e competere in questo mondo difficile e nei confronti dei quali sarebbe giusto che avessero le stesse identiche possibilità di partenza.
Distinti saluti
Marco Sartore, genitore