I dati della Caritas elbana, i dati Inps, la vicenda recente dei disoccupati davanti agli uffici del centro per l'impiego per "conquistarsi" l'indennità di disoccupazione, ci danno un quadro della situazione sociale ed economica dell'Elba abbastanza drammatica e priva di sicurezze e certezze.
Anche all'Elba aumentano Disoccupazione e Povertà, questa è la cruda e vera realtà.
Scomparsi i luccichii estivi e le statistiche alla "Trilussa" sui miracoli della stagione turistica appena chiusa, si abbassano le saracinesce di negozi e ristoranti, si chiudono gli infissi di alberghi ed i cancelli di campeggi e villaggi, si riducono drasticamente i collegamenti, con le compagnie che tolgono gli ormeggi ed inizia il lungo ed immobile inverno elbano.
Il turismo fortemente stagionale, con conseguenze negative sugli altri comparti, dal commercio ai servizi, dall'edilizia alla manifattura in generale, con un lavoro sempre più stagionale e precario, non garantisce redditi sufficienti per poter campare dignitosamente tutto l'anno; si sentono gli effetti negativi della mancanza di politiche nazionali, economiche, di sostegno alle famiglie ed iniziative economiche ed investimenti locali, per invertire queste tendenze, per creare un lavoro duraturo e stabile, per destagionalizzare il turismo, dopo anni di promesse.
I più penalizzati sono i giovani, le donne, gli anziani ed i pensionati sociali. Sono loro i protagonisti dei dati statistici in negativo per reddito e lavoro. Questo sta avvenendo nel più generale disinteresse, ognuno deve cercare di cavarsela da solo o sperare nell'aiuto di qualche potente o amico locale. Il lavoro ed una vita dignitosa non sono più un diritto, ma lasciate alle sorte ed alla spontaneità del mercato. La situazione non sembra proiettata a migliorare, ce lo dicono le previsioni di crescita del PIL e del Deficit pubblico. Nonostante il propagandismo e l'ottimismo di maniera sui miracolosi effetti delle riforme Renziane, dal jobs act, agli incentivi e bonus fiscali alle imprese ed alle famiglie, i dati ufficiali dicono di un fallimento di queste politiche: bastano quelli recenti dell'Inps, meno lavoro e precario e meno reddito per le famiglie.
Forse sarà utile che le istituzioni locali e regionali, le forze politiche e sociali locali, riprendano un confronto ed un'iniziativa su questi problemi, si riprendano progetti e proposte, si cerchi di dare risposte con responsabilità e collaborazione.
Pino Coluccia
Consigliere comunale Rio Democratico