Barbetti non si può permettere di banalizzare in questo modo le dimissioni di Peria senza dubbio rischiose, ma anche ricche di carica umana e morale e strumento significativo seppure estremo perchè i diritti dei cittadini elbani vengano riconosciuti e protetti da chi ci governa e ci amministra. Si può essere d'accordo o in disaccordo con le dimissioni del Sindaco di Portoferraio, ma è da irresponsabili ridicolizzarle e lanciare strali contro le forze di centrosinistra quando ora in una situzione così drammatica per l'Elba è necessaria quanto mai la massima unità di intenti da parte di tutti i soggetti coinvolti, Cittadini, Comitati, Partiti, Amministrazioni locali. Comunque le dimissioni di Peria un risultato per l'immediato lo hanno raggiunto, muovere tutti gli altri Sindaci a manifestazioni clamorose e risvegliare l’interesse della stampa e dell’opinione pubblica anche nazionale sulle criticità elbane. Se durante questi 20 giorni prime che le dimissioni divengano definitive si otterranno non solo promesse, ma alcuni provvedimenti immediati come dare corso alla nomina di un Primario a Medicina e di due Ortopedici, provvedimenti già oggetto di Determine da parte della Direzione aziendale e di bandi di concorso con partecipazione di nove specialisti, questi provvedimenti saranno una premessa per iniziare a discutere un piano generale di riqualificazione della Sanità elbana che sicuramente richiederà tempi più lunghi. A quel punto, ritengo che le motivazione per cui sono state date le dimissioni del Sindaco possano decadere e Roberto Peria possa riprendere pienamente le sue funzioni. Le insinuazioni di Barbetti circa la strumentalità di tali dimissioni a coprire altre motivazioni, o circa il fine di uscirne con una supposta" beatificazione", credo che siano insinuazioni di bassissimo profilo.
Michele Rampini