Le dimissioni del Sindaco di Portoferraio, gesto meditato e condiviso dalla giunta e poi dall'intero Consiglio, aprono di fatto una “Vertenza Elba”, volta a garantire una volta per tutte agli elbani la dignità di essere cittadini toscani come gli altri, persone alle quali devono essere garantiti ad un livello standard i servizi essenziali. Condividiamo il gesto di Roberto Peria “senza se e senza ma” perché avviene sulla questione salute, un bene primario sul quale non si può scendere ( restare? ) sotto la soglia di sicurezza e perché avviene dopo un anno di pazienza che ha visto disattendere in maniera unilaterale dalla Regione e dall’ASL 6 gli impegni presi.
Le dimissioni del Sindaco, che diventeranno irreversibili dopo 20 gg se non vi saranno cambiamenti, ha il pregio di sottolineare un principio fondamentale : si governa un territorio a servizio dei cittadini, e non per gestire scelte ingiuste e sbagliate decise lontano da qui.
Non è un gesto di resa ma di lotta, come hanno ben capito cittadini, lavoratori della sanità, organizzazioni economiche e , francamente, ci fa pena chi pensa a chissà quale calcolo dietro un gesto così elementare e puro che ridà dignità alla parola ‘Politica.’
Anche la successiva mobilitazione degli altri Sindaci ( meno uno ..) a presidio dell’ospedale ha un positivo risvolto simbolico che, assieme soprattutto alla determinazione di Peria, auspichiamo portino la Regione Toscana ( che sulla sanità è all’avanguardia in Italia), a comprendere che i tagli che la crisi e il Governo impongono non possono essere lineari, prescindendo dalle specifiche condizioni dei territori. Non si può infatti trattare l’Isola d’ Elba come un qualsiasi altro punto della Toscana nel quale il maltempo non impedisce mai di raggiungere in pochi minuti uno dei numerosi punti di cura presenti .
Sulla vita non si scherza e una strada va trovata, sia spostando risorse da altre realtà regionali che non hanno bisogno di nuovi ospedali, sia utilizzando meglio ciò che si spende.