Pietro Dapelo succede a Montomoli nella presidenza di Toremar, l’ufficialità è arrivata a margine dell’assemblea dei soci della compagnia di navigazione toscana, che si è riunita questa mattina.
Una vita spesa a difendere i diritti dei lavoratori e in particolare dei marittimi, Dapelo nasce 71 anni fa a Camogli ma da più di quarant’anni vive a Livorno dove è sposato con due figli.
Fin da giovanissimo è ben chiara la sua passione per il mare: nel 1965 inizia la sua carriera a bordo delle navi, sia da carico che passeggeri, in società private e pubbliche. Entra nell'organizzazione sindacale, a tempo pieno, nel 1971, assumendo negli anni successivi varie cariche tra cui quella di Segretario Provinciale della Federazione Lavoratori Marittimi Film/Cgil di Livorno, e Segretario Provinciale e Regionale della Federazione Lavoratori Trasporti Filt/Cgil di Livorno e Firenze, fino a diventare coordinatore Nazionale Filt/Cgil (settore Ferries).
Iscritto al Pci dal 1969 (in seguito Pds, Ds e Pd), Dapelo, che ha assunto anche altri incarichi di grande rilevanza nel Consiglio Superiore del Ministero della Marina Mercantile e nel Consiglio di Indirizzo e vigilanza dell’Istituto di Previdenza per il settore marittimo, prende il posto del compianto Stelio Montomoli, scomparso lo scorso giugno.
"Ho detto sì con orgoglio ed entusiasmo a questo incarico - commenta Dapelo - in occasione della privatizzazione di Toremar, caso unico nella storia della marineria italiana, il Gruppo Onorato salvaguardò i posti di lavoro, assunse tutti i marittimi a tempo indeterminato e regolarizzò la posizione di 70 lavoratori che erano precari da oltre dieci anni.
So che non sarà un compito facile sostituire Stelio Montomoli, che aveva qualità uniche, ma posso garantire che il mio impegno sarà massimo fin da oggi".
"Conosco Pietro Dapelo da molti anni – dichiara Matteo Savelli, AD di Toremar ed ex Presidente ad interim, incarico conferitogli a seguito della scomparsa di Stelio Montomoli – è un esperto del nostro settore, e sono certo che il suo contributo potrà giovare alla compagnia. Gli auguro buon lavoro".