Le migliaia di cittadini che avevano marciato sette giorni fa non ci sono ad accogliere, non esattamente con animo benevolo, l’Assessore alla sanità della Regione Toscana erano circa 150, anche se di lì a pochi minuti sarebbero stati in numero doppio, e stazionanti in un vivace parlare, tra l’ampio atrio e la sala del palazzo della Provincia mentre due piani sopra la conferenza dei sindaci elbani inizia a discutere con Luigi Marroni e l’ASL.
L’assessore era stato accolto da striscioni e cartelli con le parole d’ordine dei Comitati, da ironici applausi e da un“Fratelli d’Italia” a cui ha dato il “La” Luciana Gelli, cantato come per ricordare che pure da questa parte del canale ci sono dei cittadini della Repubblica che intendono essere il più possibile “sanitariamente uguali” a quelli del continente.
Dalle
Una minima rappresentanza dei comitati (la Dott.ssa Chiappa e più tardi Manola Balderi) è stata ammessa al tavolo, ma si insiste perché alla trattativa assistano anche i giornalisti presenti e i cameraman del TG3 e di Tele Elba, è una maniera più quieta ed indiretta di rendere pubblica la riunione, e gli amministratori finiscono per accettare.
Sotto la folla di tanto in tanto rumoreggia, si vorrebbe ancora che i protagonisti dell'incontro scendessero in sala quanto prima per spiegare cosa è stato deciso, sopra però Marroni snocciola i punti della controproposta regionale e ribatte alle osservazioni dei sindaci; si va insomma, più o meno a giusta ragione, per le lunghe, i rumori si affievoliscono, “Poscia – pensiamo – più che il dolor poté il digiuno” ma sono ancora in molti i determinati che aspettano al varco.
Peria media, i giornalisti prendono appunti, l’impressione che ricaviamo è che per l’Isola non si stia profilando un cattivo affare sanitario, Marroni non ha recepito al 100% le richieste presenti nel documento stilato dalla conferenza dei sindaci, ma siamo prossimi forse al 90% ed inoltre annuncia servizi aggiuntivi “fuori sacco”.
Il tempo trascorre il Sindaco campese Segnini puntiglioso, propone modifiche del testo del protocollo, vuole che sia esplicitato maggiormente l’impegno della Regione a vigilare perché l’ASL non debordi dagli indirizzi che si assumono, il Direttore Sanitario dell’ospedale portoferraiese replica con una battuta velenosa ad una domanda di un amministratore che evidentemente giudica impropria: “Mi scusi ma io capisco meno di politica di quanto lei capisca di sanità”.
Il primo cittadino longonese Simoni è un po’ recalcitrante, dichiara che firmerà l’accordo solo dopo che la Giunta Regionale l’avrà approvato, il suo omologo riese Alessi e Peria gli fanno notare che continuare, come si propone, la simbolica occupazione dell’ospedale e non siglare in attesa della formale vidimazione della giunta, non sarebbe molto comprensibile vista la garanzia fornita dall’impegno dell’Assessore Regionale il quale per parte sua (almeno un po’) s’incazza e replica: “Non firmate voi? Non firmo neanche io, poi lo applico”, ma al documento viene aggiunto che la Giunta Regionale delibererà in materia alla prima utile seduta.
La dichiarazione del Sindaco marcianese Bulgaresi ed i suggerimenti del marinese Ciumei inducono Simoni a riposizionarsi, anche lui firmerà. L’irriducibile capoliverese Barbetti ha già annunciato che comunque non firmerà, anche in questo caso resta da solo sulla posizione. Poco dopo lo sentiremo rispondere a chi gli chiede come è questo accordo: “Carta straccia”.
Dopo sei ore la maratona volge al termine e si può scendere ad annunciare a chi ha resistito, o è ritornato, in sala, la scrittura di questo primo capitolo della “vertenza Elba” e spiegarne i contenuti.
In un centinaio ascoltano attentamente Peria, ed accade quello che in mattinata non avremmo mai immaginato, un timido applauso, stavolta non polemico, commenta la fine della torturante prassi delle prenotazioni per i prelievi, uno più deciso scoppia quando si annuncia che a Piombino, Cecina e Livorno l’ASL attrezzerà delle foresterie per ospitare i familiari dei pazienti elbani ricoverati nei rispettivi ospedali.
E pure Marroni dopo essere arrivato tra i minacciosi mugugni, accomiatandosi dall’Elba riceve la sua dose di approvazioni.
Se sarà applicato, gli isolani, i membri dei comitati che si sono fortemente spesi nella difesa del diritto alla salute per gli elbani, potranno dire di aver strappato un buon accordo. Lunedì prossimo c’è consiglio comunale a Portoferraio, scommettiamo (con un rischio di perdere nullo) che le dimissioni di Peria rientreranno.
sergio rossi