Sulla pagine Facebook di Enrico Cantone, consigliere regionale del M5S è apparso un post, il cui testo riportiamo qui di seguito integralmente:
La vita è fatta di scelte, a volte giuste, altre sbagliate. Ebbene 7 anni fa decisi di costituire un'attività commerciale a Malta di cui, a un certo punto, mi sono disinteressato, travolto dal mio impegno sociale e politico.
Di fatto di queste 2 società non v'è alcuna traccia nella dichiarazione consegnata al consiglio regionale della Toscana all'atto dell'insediamento né nelle mie dichiarazioni fiscali.
Una mia mancanza, seppur involontaria, di cui mi scuso per primo coi cittadini toscani e con il MoVimento 5 Stelle, unica forza politica che può risollevare le sorti della mia regione e del Paese.
Ne ho parlato con i miei colleghi e con i miei familiari e abbiamo concordato, in ossequio ai principi del MoVimento, un mio passo indietro.
È troppo l'affetto ed il rispetto che mi lega al Movimento 5 Stelle che considero un progetto molto più importante di me stesso.
La notizia ha una sua rilevanza nel panorama elbano, anche perché il consigliere titolare "a sua insaputa" o meglio "a sua dimenticanza", di attività imprenditoriali all'estero, non dichiarate in sede istituzionale e per sua ammissione al fisco, era stato molto attivo all'Isola, risultando quasi come una sorta di "nume tutelare" dei pentastellati di scoglio.
Cantone aveva avuto un ruolo determinante anche la recente la visita del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio nella Toscana Oltremarina (e probabilmente per la stesura dell'agenda con i soggetti con cui confrontarsi, che più di qualche mugugno all'interno del movimento lo aveva generato).
Probabile che questa "cantonata" ponga fine alla irresistibile ascesa dell'esponente, che al di là delle nobili parole con cui annuncia il suo ritiro, per le regole - almeno dichiarate - di M5S, dopo questa grave violazione, avrebbe dovuto essere comunque "dimissionato" d'ufficio.