Legambiente Arcipelago Toscano si congratula con i tre nuovi sindaci dei Comuni di Porto Azzurro, Campo nell’Elba e Marciana Marina e spera che affronteranno i temi ambientali emersi in questa campagna elettorale: Mola, porto e ampliamento della miniera Eurit a Porto Azzurro, Galenzana e strade abusive e chiuse e urbanistica a Campo nell’Elba, Porto ecomostro, no alla strada della Cala e depurazione a Marciana Marina.
Proprio a Marciana Marina si registra una grande novità: dopo una campagna elettorale incentrata soprattutto sul devastante progetto di Porto proposto dal sindaco uscente di centro-destra, ha vinto una lista che ha puntato tutto sui temi ambientali e della salvaguardia paesaggistica e che – caso unico nelle elezioni amministrative elbane – ha organizzato di propria iniziativa elettorale di punta contro il porto ecomostro, un confronto nel quale sono state protagoniste le associazioni ambientaliste e il Comitato Porto Comune. In questo incontro la posidonia oceanica – non quella spiaggiata ma le praterie viventi dentro e fuori l’area portuale – e la bellezza di un lungomare unico sono state la cifra distintiva di una compagine trasversale, unitaria e bipartisan: una cosa impensabile solo pochi anni fa.
«Ci congratuliamo con Gabriella Allori, la nuova e prima sindaco donna di Marciana Marina, che guiderà per la prima volta all’Elba una maggioranza ad assoluta predominanza femminile: 5 donne e due uomini – dice Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano – Si tratta di una svolta storica per Marciana Marina e l’Elba, ed è l’esempio che sulla difesa dell’ambiente, del paesaggio e della bellezza si può costruire una vasta unità che va oltre i partiti e le divisioni ideologiche. La sconfitta di chi voleva trasformare e sfigurare Marciana Marina con un Porto inaccettabile ha portato in Comune una compagine variegata quanto compatta, che ha nelle 4 donne elette (Donatella Martorella, Santina Berti, Cristina Terreni e Jacqueline Braschi) una garanzia di cura dell’ambiente e dell’equità sociale e verso le quali si sono indirizzate le preferenze dei soci e dei simpatizzanti di Legambiente di Marciana Marina, in particolare, mi pare di poter dire, verso la più giovane delle donne».
La Frangioni prosegue: «Credo che a nessuno sfugga, e sarebbe ipocrita nasconderlo, il grande contributo dato da Legambiente alla sconfitta del progetto portuale dell’ex sindaco, che a nessuno sfugga che sono state le osservazioni puntuali di Legambiente, Italia Nostra e della minoranza consiliare composta da nostri soci a contrastare il cammino di un porto che si voleva far apparire come inevitabile, che sia stato il blitz compiuto un anno fa da Goletta Verde a Marciana Marina e le performance artistiche di Riccardo Mazzei a porre all’attenzione nazionale un progetto sbagliato ed ambientalmente e socialmente distruttivo, che sia stata la testarda determinazione di Legambiente e del Comitato Porto Comune a trasformare una vicenda locale in una questione che ha visto l’attivo coinvolgimento di Si – Sinistra Toscana, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e l’interessamento di molti consiglieri regionali di centro-destra».
Il marinese Umberto Mazzantini, responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente ed uno dei protagonisti della battaglia contro il porto ecomostro, aggiunge: «Stanotte, a scrutino praticamente chiuso, ho sentito Gabriella Allori e le ho fatto i complimenti miei e di tutta Legambiente per come ha saputo e voluto affrontare una campagna elettorale difficile e nella quale sono stati sparsi troppi veleni. Mi auguro che passata la bufera elettorale in paese si torni a respirare un clima normale: fatto anche di duro confronto, ma normale. Mi sono anche permesso di chiedere alla sindaca Allori di aprire subito un dialogo con un’altra donna in gamba: la sindaca di Marciana Anna Bulgaresi , perché i problemi, anche ambientali, della nostra vallata sono comuni e inscindibili. La vittoria della lista delle donne a Marciana Marina (che potranno avvalersi di tre uomini di esperienza come Giovanni Martini, Vincenzo Tagliaferro e Zenobio Sacchi) è positiva, ma questa Lista che Legambiente ha appoggiato senza infingimenti non deve aspettarsi da noi nessuna delega in bianco: continueremo a fare il nostro mestiere, a chiedere che vengano mantenuti gli impegni ambientali e sociali presi e a denunciare i problemi irrisolti del Paese, a cominciare dalla carenza di depurazione e di un piano del traffico che ha aggravato i problemi di inquinamento e rumore invece di risolverli».
La presidente Frangioni conclude: «Insomma, terremo d’occhio la sindaca Allori e la sua lista di miti amazzoni che hanno mostrato una tempra di ferro, pronti al confronto e alla collaborazione, come è nostro costume con tutti e dappertutto, come faremo con il nuovo sindaco di Campo nell’Elba Montauti e con il plururiconfermato sindaco di Porto Azzurro Papi».