Relativamente al problema della struttura detta “Gattaia”, facciamo riferimento alla nostra interrogazione del 24/11/2011, ad una interpellanza del 10/3/2011 e ad una ancora precedente: nei predetti atti abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà alla ristrutturazione di detto immobile.
In realtà tale immobile è stato quasi completamente demolito e ricostruito con materiali non specifici ed inadatti alla conservazione di un manufatto considerato “storico”.
Codesta Amministrazione non ha tenuto conto dell’opinione della popolazione, assolutamente contraria a questo tipo di intervento.
Non ci hanno mai convinto le motivazioni addotte dal Sindaco che, in modo secondo noi troppo arrendevole, si è adattato alle decisioni della Sovrintendenza. La eccessiva disponibilità poi nei riguardi della Provincia non ci è mai sembrato un grande affare, considerato anche che le A.P.T. vanno scomparendo e a tutt’oggi non abbiamo alcuna traccia dell’immobile che la Provincia avrebbe dovuto “concederci” in Calata Buccari per rendere – si diceva… - un miglior servizio a chi usufruisce del porto turistico.
Da mesi abbiamo visto sospendere i lavori e lasciare l’ingresso della città di Portoferraio come un qualsiasi cantiere di periferia: noi ci siamo quasi abituati a vedere quel vuoto e quel cumulo di macerie abbandonate, come in periodo post-bellico, ma ci rendiamo conto che il famoso “biglietto da visita” dell’ingresso al nostro centro storico non esiste. Anzi, la situazione è di molto peggiorata.
Ma davvero pensate che un paese turistico in Italia avrebbe supinamente accettato di avere l’ingresso al proprio centro storico come bombardato da anni? Se all’inizio dei lavori la Provincia non era certa di avere a disposizione tutti i fondi per affrontare le spese del secondo lotto dei lavori, non avrebbe neppure dovuto cominciare il primo. Ma quanto dobbiamo ancora sopportare e tollerare che ci trattino così?
I sottoscritti consiglieri comunali interpellano il Sindaco per sapere la fine di tale trattamento da figliastri: chiediamo altresì che una eventuale ripresa dei lavori abbia inizio dopo l’estate, in modo da rendere più agevole il passaggio ai visitatori ed evitare il continuo transito di camion nella zona durante la stagione estiva e turistica.
Considerato inoltre che l’atteggiamento della Provincia ha provocato e provoca un danno di immagine per il paese ed economico per gli esercizi commerciali del centro storico, chiediamo che l’Amministrazione Comunale dia avvio a tutti gli atti intesi ad ottenere un risarcimento dalla Provincia per il danno subito. Questo al fine di agevolare, anche economicamente, chi – con enormi sacrifici – continua a tenere aperte le proprie attività in centro.