Mi rendo perfettamente conto che, dopo l’esito referendario delle due Rio, questo mio intervento può apparire tardivo rispetto alla problematiche e agli scambi di opinione apparsi sui vari social, taluni logici e motivati da serie considerazioni politiche, altri apparentemente rancorosi e volutamente vestiti di rabbia personale, mai utile nella vita politica e men che meno nella vita quotidiana. E allo scopo di non lasciarmi influenzare dall’immediatezza di un pensiero istintivo, ho ritenuto opportuno pensare e maturare la convinzione di quanto vado ad esprimere, e non per difendere alcuno, ma solo per comunicare un pensiero, il mio, sull’argomento.
L’esito referendario, poco prevedibile nel suo esito positivo, rappresenta un piccolo ma significativo segno di mutamento e di innovazione che, in un futuro più o meno lontano, potrebbe anche portare ad un cambiamento dello scenario amministrativo del nostro territorio. Chi fa politica non può non tenerne conto, tutt’altro, perché è la volontà popolare che deve indicare la strada da seguire e che detta le scelte politiche. Ed infatti molti sono stati coloro che, chi con prudenza, chi con proiezione futuristica, hanno capito il messaggio, mettendo in evidenza una flessibilità e una capacità di adeguamento al cambiamento di un contesto, che è qualità importante per mettere a punto strategie comportamentali future. Potremmo dire anche che un mutamento di un indirizzo politico esprime la capacità di mantenere un contatto con la realtà, di aprirsi al nuovo che avanza e, perché nò, anche di umiltà. Di contro il mantenersi su rigide e immodificabili idee, oltretutto in contrasto con la volontà popolare, è sinonimo di cristallizzazione di se stessi, di incapacità di relazionarsi con il mutamento dei tempi, di un immobilismo che, non tenendo conto delle nuove idee che nascono per la volontà di uomini e donne e per le condizioni della realtà, rende inadeguati ad un ruolo politico perché allontana dalla vita delle persone. Chi non è capace di adeguarsi alla nuova volontà popolare che avanza è evidentemente inadatto. Meglio un prolungato silenzio che potrebbe esprimere una lunga meditazione, piuttosto che una affrettata e preconcetta presa di posizione.
Ecco che il risultato elettorale di Rio ha indotto una riflessione, influenzato e indirizzato verso nuove aperture che non possono turbarci o indurci a affrettate critiche, anzi appaiono logiche e prive di alcuna preoccupazione.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Portoferraio
Dr. Luciano Rossi