Molti, me compreso, si chiedono cosa possa fare LeU (non solo LeU, ma anche lo stesso PD, sempre che voglia restare nell'ambito della sinistra) in questa legislatura e sarebbe utile discuterne ora che siamo all'inizio. Credo che per noi di LeU si debba tener conto, sia del suo proposito originario, che resta attuale, quello cioè di costruire un forza di sinistra, ma veramente di sinistra, commisurandola alla pesante e grave condizione sociale del Paese, del Mezzogiorno e dei nuovi rapporti politici e Parlamentari del post-terremoto elettorale del 4 marzo.
Un risultato, è bene ricordalo a chi ha già memoria corta, che si è espresso con una forza notevole del centrodestra, con impronta, razzista, classista e nazionalista, con un M5s primo partito, che ha raccolto consenso contro la destra e come risposta al disagio sociale del Paese e del Mezzogiorno, ma che non ha una maggioranza per governare ed infine il vecchio centro sinistra, ridotto a testimonianza di un recente passato improponibile e fallimentare. Questo vuol dire che, come LeU, pur con le nostre tuttora esigue forze, dobbiamo assumere iniziative e proposte che si misurino con le preoccupazioni, le insicurezze ed i disagi della gran parte degli italiani. La crisi è tuttora forte e la ripresa non c'è per tutti.
Sul piano Parlamentare dobbiamo operare perché non si costituisca in questa legislatura, ne un governo di centro destra a guida Lega, ne un Governo a guida M5S, ma sostenuto dalla Lega. Dobbiamo operare perché maturi Parlamentarmente e politicamente nel Paese una soluzione che veda un governo a guida M5S con il sostegno del PD e di LeU, basato certamente su obbiettivi quali, il reddito di cittadinanza, la tutela dell'ambiente, nuovi lavori per finalità pubbliche, l'abolizione del jobact, la modifica della Fornero, lo jus soli, la tassazione delle alte ricchezze, la modifica delle assurde obbligazioni di bilancio europee, un ruolo di pace dell'Eurooa.
Se poi non praticabile numericamente un governo di questo tipo, resterebbe utile per uno schieramento di opposizione ad un governo della destra ed una possibile alternativa alla destra, in una eventuale campagna elettorale anticipata. Il M5s non è uguale alla Lega, chi sostiene questo è chi rinuncia a confrontarsi con la realtà del Paese. Prospettare una tale soluzione, se condivisa dal M5S, da LeU e dal PD sarebbe come lanciare una sfida "da sinistra" allo stesso m5s, che ha assunto su di sé molte delle speranze dell'elettorato deluso dalla sinistra attuale ed una sfida anche alla sinistra che ha perso, compreso il PD, per dimostrare che c'è stata una seria autocritica e riflessione sui segnali pervenuti dal voto è che si voglia ricominciare un percorso nuovo più in sintonia con il Paese. Solo così potrebbe avviarsi un processo politico nuovo nel Paese. Vorrei che si discutesse di questo.
Pino Coluccia