Non vogliamo polemizzare con il Sindaco di Portoferraio, ma i riferimenti sui silenzi sul comune unico non trovano riscontro se non da quelle parti politiche favorevoli all’Istituzione e che nella consapevolezza di perdere consensi cercano di non pubblicizzare l’argomento.
Sull’argomento noi ci ritorniamo volentieri, vogliamo rimarcare come i nostri dubbi sulla legittimità di effettuare il referendum sul comune unico unitamente alle “Politiche” erano invece legittimi e fondati, come si può rilevare dalla nota del Ministero degli Interni inviata alla Regione ed inserita nel nuovo decreto di indizione del referendum del 11 gennaio scorso.
Dopo il primo “pasticcio” sulla formazione dell’atto e dopo i formali interventi dei Sindaci elbani supportati da atti di consiglio, pensavamo ad una cosciente riflessione sull’emettere un nuovo Decreto di indizione, visto soprattutto il particolare momento di difficoltà economiche che tutto il nostro Paese sta attraversando. Invece si è pensato di perseverare con questo irrazionale progetto emettendo un nuovo Decreto. Noi attenti lettori e “provetti giuristi”, avanziamo dubbi sulla legittimità anche di questo nuovo Decreto di indizione. In particolare sulla data del referendum, poiché come si rileva dall’art.34 comma 2 della legge regionale sui referendum: “tra il decreto di indizione e la data delle votazioni non devono intercorrere non meno di centottanta giorni” Quindi la data del 21 aprile inserita nel nuovo decreto, non rispetterebbe i centoottanta giorni previsti dalla Legge Regionale e perciò il Decreto sarebbe ancora una volta illegittimo, almeno sotto il profilo procedurale.
Visto il perseverare del Presidente della Regione, richiediamo a quelle amministrazioni che hanno già assunto un ferma posizione contraria, dando mandato ai Sindaci di intraprendere quelle azioni legali volte a stabilire la legittimità dell’iter operativo degli atti e non solo, di contrapporsi nelle sedi opportune ad un nuovo Decreto Regionale che appare anch’esso di dubbia legittimità e fermare questo Progetto che appare sempre più inopportuno e privo di motivazioni oggettivamente valide e per di più sostenuto dalla sola “chimera” rappresentata dai “soldi” che arriverebbero con la sua istituzione. Visti i tagli su tutto ed in particolare sulla Sanità e richiedendo sempre più sacrifici al contribuente, appare veramente difficile se non un’utopia pensare che si trovino i quattrini tanto decantati a sostegno del Comune unico dell’isola d’Elba.
Invitiamo tutti gli elbani di qualsiasi appartenenza politica ad una attenta riflessione sulla concretezza delle comunicazioni sull’argomento Comune Unico e a manifestare il proprio dissenso anticipando l’eventuale risultato referendario votando la “protesta” con la prossima tornata elettorale.
Il delegato del Presidente Giuseppe Costantino