Gli effetti del trasporto aereo sul turismo in Toscana, in Italia e nel resto del mondo, sono noti, grazie ai numerosi studi relativi alla sua influenza sui flussi turistici, sulla destagionalizzazione e sull’impatto economico generato sul territorio.
Se ne parla da tempo anche all’Isola d’Elba dove gli effetti da valutare sono di tipo ambientale, sociale ed economico/turistico. Da un punto di vista ambientale, in particolare, l’Elba dovrebbe favorire tutte le modalità che riducono l’afflusso via mare di veicoli sull’Isola che raggiungono numeri vertiginosi, soprattutto durante la stagione estiva, con gravi ripercussioni sulla qualità ambientale, sulla circolazione e sulla sicurezza. Senza dimenticare i costi piuttosto elevati dei traghetti, sia per i passeggeri che per i veicoli al seguito.
Da un punto di vista sociale il trasporto aereo garantisce una efficiente fruibilità per i residenti, soprattutto per alcune categorie come gli studenti o coloro che necessitano di cure sanitarie, oltre che per i viaggiatori che durante l’anno hanno necessità di collegarsi con aeroporti internazionali per destinazioni in tutto il mondo. E’ anche l’unico mezzo alternativo quando le condizioni meteomarine costringono all’ interruzione dei servizi marittimi.
Da un punto di vista economico il trasporto aereo favorirebbe nuove opportunità collegando nuovi mercati, europei e mondiali, rivolgendosi a target turistici differenziati, ad esempio quello sportivo o quello congressuale, anche con la creazione di pacchetti ed offerte di servizi articolati.
La continuità territoriale è uno dei temi che più interessano la comunità elbana che vorrebbe godere di condizioni di accessibilità che non la rendessero meno appetibile rispetto ad altre destinazioni turistiche o che non ne penalizzassero gli abitanti. Da anni anche l’Associazione albergatori chiede un aeroporto in grado di sostenere turismo e mobilità. Gli albergatori hanno investito in marketing e promozione con contributi e soluzioni economiche a favore dello sviluppo dei collegamenti dell’Elba con l’Italia e l’estero.
Oggi l’aeroporto della Pila, dopo i lavori ultimati a fine aprile, conta su una pista che è stata prolungata di 70 mt, consentendo il passaggio da classe 1c ICAO a classe 2c ICAO con deroghe. Una volta completati i lavori di adeguamento anche del fosso della Pila e modificata la recinzione aeroportuale rendendola frangibile dal lato del fosso della Galea, sarebbe assicurato il passaggio, in via definitiva senza più deroghe temporanee, alla Classe 2c ICAO, quella richiesta dalla normativa aeronautica per gli aeromobili da 30 e 50 posti che già frequentano oggi l'isola d'Elba.
Quest’anno si è registrato un boom di richieste d’interesse manifestate da Aero Club, da Gruppi piloti e da case produttrici di aeromobili, oltre che da molti proprietari italiani ed europei di aerei da turismo. Ma per garantire il ripristino dei voli finora serviti da Sky Work e da Intersky e lo sviluppo di altre rotte a servizio dell'Elba, sarebbe necessario un ulteriore investimento per lo spostamento della Strada Provinciale e la realizzazione di un ulteriore prolungamento di almeno 180-200metri. Infatti le evoluzioni del mercato aeronautico e le strategie dei vettori a servizio degli Aeroporti Regionali sono sempre più orientate verso Aeromobili da 50-70 posti con una preferenza per i 70 posti. Oggi, gli Atr 72 da 72 posti per operare sull'Elba con la pista attuale, dovrebbe limitare a 48-50 i passeggeri con un aggravio dei costi del carico pagante. Per realizzare l’opera sarebbe necessario un concreto aiuto ed impegno per l'istruttoria, l'approvazione, la realizzazione ed il finanziamento dell'investimento necessario da parte del Comune di Campo, della Regione Toscana e della Provincia di Livorno.
Una ulteriore criticità dell'Aeroporto della Pila è rappresentata dall'attuale accesso che, anche dopo i lavori di sistemazione land-side già assegnati, avviene tramite una strada in comunione con gli utenti della vicina struttura Alberghiera Aviotel e del vicino Supermercato con conseguenti disagi nel periodo estivo per i picchi di afflusso concomitanti. L'accesso esistente dalla Strada Provinciale, oltre che poco visibile e pericoloso, avviene attraverso una strada che non è neppure comunale.
Si renderebbe quinti opportuna e necessaria una valutazione della Regione, della Provincia e del Comune di Campo per la realizzazione di un accesso aeroportuale indipendente, rotonda o corsia di attestamento, svincolato dagli altri flussi compresenti.
Ma il problema non è solo infrastrutturale. Un questione da dirimere nei tempi più brevi, è quella della continuità territoriale verso Pisa, Firenze e Milano Linate che era stata garantita fino allo scorso anno dalla Regione Toscana e dal MIT grazie al contributo erogato nel triennio 2014-2017.
L’esperienza passata ha dimostrato che erano sensibilmente aumentati i dati del riempimento medio per tratta che era passata, ad esempio su Milano, dall’8% del 2014 al 68% del 2017. Senza dimenticare che In più occasioni il collegamento aereo è stata l’unica alternativa possibile con la terra ferma, durante le giornate di mare agitato, che bloccavano in banchina i traghetti.
Lo stanziamento per la contribuzione al vettore aggiudicatario è stato nel precedente triennio di € 500.000 annui dal MIT e di € 350.000 annui dalla Regione Toscana, per un totale di € 2.550.000 . Il programma terminato nell'Ottobre 2017 era stato rifinanziato dagli stessi Enti per le stesse cifre con un nuovo bando che, a causa delle lungaggini burocratiche, aveva scadenza il 16 Maggio 2018 per la presentazione delle offerte.
Ma i valori di riferimento per il finanziamento risalgono al 2012. L'incremento del costo del carburante e la rivalutazione del dollaro hanno fatto sì che nessuna Compagnia Aerea presentasse un’ offerta.
La Regione Toscana, quindi, su proposta di Alatoscana, già a Maggio 2018, ha richiesto ad ENAC un incremento dello stanziamento di € 250.000 annui portando così la compensazione annua massima disponibile ad € 1.100.000 per un totale di € 3.300.000 per il triennio. Purtroppo sinora non è stato possibile ottenere alcuna conferma dell'incremento dello stanziamento senza il quale il Bando non può ottenere adesioni. Considerati i lunghi tempi di pubblicazione ed aggiudicazione del bando, e quelli necessari per l’avvio delle attività per adeguare i servizi si rischia di non avere la continuità territoriale né nel 2019 né nel 2020.
Poiché pare che i fondi siano stati reperiti, sarebbe opportuna una decisa presa di posizione delle Istituzioni elbane, della Regione Toscana, della Comunità elbana, per un tempestivo intervento presso il MIT e l’ENAC per avere conferma dell’incremento dello stanziamento. Solo accelerando l’iter relativo alla pubblicazione ed all’aggiudicazione del bando si possono abbreviare i tempi, sperando che almeno nel 2020 l’Isola d’Elba possa essere collegata al continente.
L’occasione per fare il punto della situazione sarà data dal convegno organizzato dal Rotary Club Isola d’Elba presso l’Aeroporto a Campo nell’Elba, venerdì 28 settembre alle ore 10.00, con il patrocinio di Regione Toscana, dei Comuni di Portoferraio e Campo nell’Elba e della Gestione Associata del Turismo, dal titolo “Volere per Volare: prospettive per l’aeroporto dell’Elba”. Rappresentanti di ENAC, Toscana Aeroporti, Camera di Commercio, Alatoscana, Provincia, Regione, Comuni di Campo e Portoferraio, parleranno di continuità territoriale, investimenti strutturali e sviluppo rotte alla ricerca di soluzioni ormai improcrastinabili. Una necessità per il futuro dell’Elba.
Alatoscana e Rotary Club Isola d'Elba