L'esaustiva e quasi pignola relazione del Presidente De Ferrari, all'annuale assemblea di fine stagione dell'Associazione Albergatori ha avuto il pregio di stimolare i numerosi intervenuti, Regione Toscana in forze, ad un dibattito senza peli sulla lingua.
Dopo cinque anni di crescita costante delle presenze, il leggero calo, tra l'1 e l'1,5%, circa la metà di quello medio nazionale, potrebbe essere considerato quasi fisiologico, soprattutto a fronte del meteo avverso di maggio-giugno ma – opinione condivisa - non è salutare sottovalutare i primi segnali di controtendenza e le relative ragioni, a cominciare da quella che la concorrenza nel Mediterraneo è ripresa alla grande.
Necessaria quindi una reazione, a partire dai dati certi (utilissima, dal 1 gennaio prossimo la messa in rete regionale dei dati censuali sulle presenze turistiche nelle diverse tipologie di ospitalità, appartamenti compresi, come annunciato dall' Ass.re Cioffo) e dalla attenzione al turismo 'esperienziale', la terza dimensione della 'cartolina Elba'.
Di buon auspicio a tal proposito, nel maggio 2019, la prima volta della Borsa Internazionale del Turismo sportivo all'Elba.
In una regione nella quale il turismo rappresenta il 12-13% della ricchezza, il territorio terrestre e marino dell' Arcipelago - Riserva della Biosfera Unesco dal 2003 (un brand poco sfruttato) - è un'eccellenza per l'intera Toscana, risorsa da valorizzare. Come? Le risposte sono sempre quelle: risorse per completare i processi in corso di adeguamento infrastrutturale (aeroporto da completare e trasporti meno cari, per una sanità che metta in sicurezza assoluta, qualsiasi cosa possa accadere, il residente quanto il turista, certezza di rifornimento idrico, ecc). Ma soprattutto idee chiare e condivise in loco, puntando a fare rete, consapevoli che i 3-4 milioncini incamerati ogni anno con la tassa di sbarco possono essere un volano capace di attivare altre risorse, nazionali ed europee.
Tra gli adeguamenti necessari, anche quello degli alberghi, sottoposti alle mutevoli esigenze del mercato (camere più grandi, servizi aggiuntivi, ecc), e stretti nei limiti urbanistici del PIT regionale (10% max di ampliamenti), ergo dialogo continuo per trovare soluzioni interpretative come quella del monte potenziale degli ampliamenti dell' insieme delle strutture utilizzabile da quelle che ne hanno bisogno.
Dialogo, buon senso, (richiesta pressante alla nuova Autorità Portuale di risolvere il problema delle code nei fine settimana al porto di Piombino, con una corsia senza barriere per l'Elba), 'remare tutti dalla stessa parte', restano come sempre l'unico modo utile con il quale affrontare la sfida del turismo, simbolicamente rappresentata dalle parole conclusive del Presidente Massimo De Ferrari, disposto ad accettare la sfida di impegnare la categoria a prolungare l'apertura di una parte delle strutture; a patto, ovviamente, che anche tutti gli altri attori facciano la loro parte. Appunto.
CR