Da quanto si evince dalla risposta del Sindaco alla mia richiesta di revoca delle deleghe agli Assessori favorevoli all’istituzione del Comune Unico, emerge che il Primo cittadino Campese, come talvolta accade alle vittime dei sequestri di persona, è stato colto dai primi sintomi della Sindrome di Stoccolma.
Sindrome che, è noto, provoca un sentimento positivo, fino all’amore, nei confronti del proprio aguzzino, creando una sorta di alleanza e solidarietà tra la vittima e il proprio carnefice.
Questa risposta è la prova provata della debolezza politica del Sindaco che, da buon Don Abbondio, nemmeno di fronte all’evidenza
riesce ad avere uno scatto d’orgoglio.
D’altra parte sono ormai quattro anno che l’Amministrazione Campese, votata in modo evidente dall’elettorato di Centrodestra, è purtroppo sotto scacco della parte minoritaria di sinistra in seno alla Giunta ed in Consiglio Comunale e si regge soltanto per il fatto che il Sindaco, di fatto senza un vero progetto politico, annaspa, cercando di nascondere lo scontro in atto tra le due fazioni con il solo obiettivo di portare a termine la legislatura .
Il fatto è che se il disgraziato progetto del Comune Unico, portato avanti senza ritegno dal Partito Democratico, andasse in porto, il Suo mandato, ma soprattutto 120 anni di storia del Comune di Campo nell’Elba, verrebbero cancellati e sostituiti da un commissario per sbrigare gli affari correnti, gettando nel caos l’apparato.
Poco male per la dipartita politica del Nostro Primo Cittadino, ma se mi è consentito, gravissimo per chi ritiene fondamentale mantenere
intatti le tradizioni, la storia, gli usi ed i costumi della Comunità Campese.
Ed a conforto di quanto affermo è bene ricordare le dichiarazioni del Governatore della Toscana Enrico Rossi, il quale afferma che "Sbaglia chi pensa che i problemi nascano dalle amministrazioni delle piccole comunità locali, perchè un conto è razionalizzare e gestire
insieme, in forma associata, i servizi per diminuirne i costi e migliorarne la qualità, altra cosa è annullare millenni di storia, chiudere antichi Comuni eliminandone Sindaci e Consigli Comunali “.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex Sindaco di Suvereto, Pazzagli, Docente di Storia moderna e Membro della a Società dei Terrritorialisti
che si spinge ad affermare, in merito alla paventata unificazione dei Comuni di Suvereto e Campiglia, proposta da PD,”che il territorio,
divenuto in tal caso enorme, sarebbe ancor più trascurato ed i cittadini perderebbero i servizi e le realtà più piccole vedrebbero
diminuire rappresentanza e vitalità “ .
Aggiungendo di “paventare un danno per la Democrazia, sperando che gli attuali Sindaci siano protagonisti della difesa dei Loro Comuni,
non succubi delle gerarchie politiche e non vogliano diventare i becchini delle Loro Comunità”.
Nel caso specifico di Campo nell’Elba, ci troviamo di fronte al paradosso nel quale tre componenti l’Amministrazione Campese, nella
piena fiducia del Sindaco, si adoperano fattivamente, in ogni contesto, per decretare la fine Sua e della Medesima. Singolare !!!
Poiché nella risposta alle mie richieste di revoca degli Assessorati, il Sindaco mi invita a verificare, dal programma elettorale presentato dalla lista “Nuovo Progetto per Campo”, le ipotesi di semplificazione istituzionale, faccio presente che, come più volte accaduto alle riunioni ed agli incontri del Comitato del NO con la popolazione, Lui Stesso ha avanzato in quelle sedi durissime contestazioni e perplessità burocratiche contro l’eventuale Comune Unico, quindi lo esorto a riguardarsi, con la dovuta attenzione politica, il risultato della votazione del punto n° 13 all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 14 febbraio u.s., nella quale Egli ha espresso voto contrario all’Istituzione del C.U. mentre i tre componenti della Sua Maggioranza indicati sono risultati favorevoli.
Pertanto, delle due l’una: o l’espressione del Consiglio Comunale ha una valenza, con le necessarie e dovute conseguenze, oppure può passare la disgustosa ipotesi che sia tutta una manfrina tanto per tener le chiappe al caldo in queste fredde giornate invernali.
Perciò Lo invito innanzitutto a fare chiarezza con se stesso, poiché, al momento appare e non solo a me, in piena confusione politica, ed a sintonizzare ciò che Egli dichiara nei vari consessi con quelle che sono le posizioni di alcuni componenti dell’Amministrazione
da Lui guidata, quindi a non offrire la corda ai propri carnefici, in nome di una non ben specificata fiducia negli stessi, a quanto pare non
ripagata.
Se invece, aggrappandosi a riferimenti al Programma Elettorale che prevede tra l’altro, contraddicendo in pieno la posizione dei tre
Consiglieri in oggetto, che “al termine del percorso saranno da valutar le decisioni da assumere per evitare che la voglia di razionalizzare
mortifichi l’identità storica e culturale delle attuali istituzioni”, vuole continuare ad arroccarsi sulle posizioni cerchiobottiste, con
dichiarazioni sull’aria fritta, che potrebbero portare, da qui ad un mese, alla sparizione del Comune di Campo nell’Elba, con tutte le
conseguenze nefaste che ciò comporterebbe,se ne accollerà tutta la responsabilità, in tal caso non solo politica, ma soprattutto morale, di fronte alla Cittadinanza Campese ed evidenzierà che la Sindrome di Stoccolma è divenuta cronica.
Rinnovo quindi la richiesta al Sindaco di ritirare gli Assessorati ai Consiglieri Battista e Carpinacci e la delega a Giangregorio in modo da
rispettare la contrarietà espressa dal Consiglio Comunale in relazione all’istituzione del Comune Unico dell’Isola d’Elba e che gli Stessi
rassegnino le dimissioni dal Consiglio Comunale di Campo nell’Elba, visto che non è più sostenibile la Loro posizione in seno all’Amministrazione.
In ultimo, come già evidenziato,consiglio al Primo Cittadino Campese di ostentare minor sicurezza in relazione all’inesistenza di
contrapposizioni in seno ai componenti dell’Amministrazione, per non cadere nel ridicolo.
Cordiali saluti
Il Consigliere Anziano Comune di Campo nell’Elba
Alessandro Dini