Manca solo lo scontro fisico poi sul Comune Unico si è visto di tutto sia dalla parte del ”SI” sia del “NO”. C’è chi insulta e mette in bella mostra 8 calzini lisi, c’è chi promette senza sapere cosa dice, c’è chi insiste nel non cambiare e chi smentisce non sapendo cosa sta smentendo, insomma c’è una confusione totale e una disinformazione che scoraggia anche i più convinti votanti del referendum. Questa scelta storica dalla quale non si potrà tornare indietro, andrebbe spiegata bene e fatta capire alla gente elencando Loro i pro e i contro di quest’unione sotto lo stesso comune.
Quello che sto per suggerire ai due movimenti, potrebbe sembrare una proposta indecente ma non lo è, credetemi.
Propongo di istituire un confronto tra due organizzatori del “SI” e due del “NO” nello stesso tavolo a rispondere alle domande dei soli cittadini e non di altri politici o consanguinei di comitato, dando risposte chiare, argomentate (non in politichese) che possano dissolvere quei dubbi che ancora esistono nella cittadinanza la quale ancora oggi nutre forti dubbi su cosa votare. Questo confronto stile americano non deve vedere le due fazioni in campo dare sfoggio a slogan politici, di offese e di propaganda sottile fra persone già preparate allo scopo e a quel determinato dialogo, così com’è avvenuto ai Vigilanti.
La serata del confronto e di spiegazioni concrete, potrebbe essere quella di giovedì 11 che se non sbaglio è già in programma una serata in tema nella sala della Provincia.
Se i due comitati sono convinti di quello che propongono e sono altresì disposti a spiegarlo ai cittadini comuni, dovrebbero accettare questa mia proposta.
Francesco Semeraro
Gentile Signor Semeraro
Non entriamo nel merito della sua "convocazione" dei comitati del SI e del NO, starà a questi eventualmente prendere o meno in considerazione quello che propone e sempre eventualmente a risponderle. Ci permetta solo di farle due telegrafici appunti: in primo luogo non sappiamo quanta effettiva "confusione" ci sia a questo punto, personalmente non ci sentiano affatto confusi, temiamo al contrario che il bombardamento di comunicati, l'eccesso di "prese di posizione", e di individuale protagonismo, finisca per "stuccare", per annoiare, e paradossalmente per indurre un rifiuto del confronto nella cittadinanza, ma questa è una nostra opinione e possiamo pure sbagliare.
Dove non condividiamo per niente la sua esternazione, trovandola del tutto irricevibile, è nel passaggio "C’è chi insulta e mette in bella mostra 8 calzini lisi", parole grosse delle quali lei non ha ponderato a sufficienza il significato, e che usa come acqua fresca.
L'autore della vignetta da noi pubblicata alla quale fa evidente riferimento, che per inciso troviamo molto divertente ed azzeccata, Attilio Gavassa è (possiamo garantirle) persona estremamente corretta che ha collaborato quotidianamente, per anni, con questa testata, e nessuno si è mai permesso di definire "insultante" quello che ha pubblicato, quindi non se lo permetta - la preghiamo - neanche lei.
Elbareport