L’anno scorso, durante una delle violentissime “ventolate” che sempre più spesso colpiscono l’isola, una mia collaboratrice, mentre con la sua auto si recava in ufficio, lungo il viale di San Giovanni fu colpita da un ramo che oltre a distruggere il vetro e l’auto, per poco non la ferì gravemente.
Gli eventi climatici saranno sempre più estremi.
Se gli alberi ai bordi delle strade non sono ben tenuti (potati con costanza e in buona salute) possono diventare pericolosi.
Del resto, un viale alberato maturo come quello in questione, sebbene di alberi non autoctoni come il pino domestico, al minimo va a tutti gli effetti considerato come un patrimonio paesaggistico da proteggere.
Il compito della politica, in un piccolo comune come Portoferraio o in un grande palazzo di vetro chiamato ONU, è lo stesso: trovare una mediazione tra interessi e idee differenti.
Il punto di partenza non può che essere una corretta informazione.
Non sempre prevarrà la soluzione più ragionevole, spesso è l’arroganza e la forza bruta che vince la partita, ma aiuta molto il saper comunicare bene tra le parti.
Tra l’abbattimento dei pini di San Giovanni e la loro salvaguardia a priori, dovrebbe starci in mezzo uno studio tecnico serio e professionale, super partes, per indicarne le criticità e le possibili soluzioni, tenendo conto sia dell’incolumità dei viandanti sia del patrimonio vegetale-paesaggistico.
Così come tra l’emozione sentimentale che per umana compassione accoglierebbe chiunque chieda aiuto e il prendere a sprangate e colpi di fucile dei disperati su un gommone fatiscente, nel mezzo ci stanno parecchie possibilità.
Questi piccoli episodi e scelte locali, forse possono aumentare la consapevolezza di tutti noi, accrescendo il senso civico se, invece di polarizzarci su posizioni opposte e ingiustificati arroccamenti da parte di amministrazione e cittadini, lasciamo spazio a valutazioni scientifiche come base per giuste decisioni.
Per dirla col Filosofo: “la scienza ci dice come fare le cose al meglio, la politica decide cosa e perchè fare”.
Graziano Rinaldi
p.s. La “Politica” era intesa, e sono certo che da qualcuno lo sia anch’ora, come la più elevata tra le arti!