Parlando criticamente dell’attuale assetto istituzionale osservai che le province sono quelle più strapazzate e confinate in un ruolo irrilevante.
Ne parlo avendo fatto il Presidente e il rappresentante del mio partito nella Unione Province d’Italia proprio nella fase in cui prese avvio questa vicenda che suscitò da subito anche all’interno del mio partito vivaci polemiche nazionali.
L’approdo ultimo –ancora vigente- come sappiamo è che le province non le eleggono più gli elettori ma un manipolo di sindaci. Pochi a decidere ma anche poco da gestire e quindi anche con poche palanche.
Ma lunedì 3 maggio ho seguito Report su Rai 3
dedicato appunto alle province e sono rimasto di stucco. I casi esaminati e documentati sono stati Sicilia, Friuli Venezia Giulia peraltro 2 regioni Speciali, che da sole bastano e avanzano per dare l’idea appunto di uno sfacelo più che un errore. Abrogazioni ora dei consigli, di uffici, personale mandato in pensione sballottato nei posti più strambi. Diversi interpellati hanno detto si essere stati costretti anche a vendere gioielli di famiglia.
Scuole con soffitti che crollano sui banchi degli alunni, pavimenti sconquassati, anche strade con lavori bloccati e impercorribili in aree prive di alternative. Non parliamo di interventi più volte approvati dalle Camere e regolarmente rinviati anche tre o quattro volte con effetti facilmente immaginabili.
Mi fermo qui perché la trasmissione più che di una vicenda istituzionale ha dato bene l’idea di qualcosa di riconducibile a qualcosa che con la gestione istituzionale a poco a che fare.
Insomma molto peggio del previsto
Renzo Moschini