“La Toscana è tredicesima regione italiana per numero di tamponi effettuati (appena 85 ogni 100mila abitanti), un dato che la colloca persino al di sotto della media nazionale. Se la difficoltà a estendere massivamente il numero di tamponi è dovuta alla scarsa disponibilità di reagenti chimici cosa si aspetta a requisirle alle strutture private e alle aziende produttrici?”.
A chiederlo sono i consiglieri regionali di Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori, dopo aver letto i risultati della ricerca della Fondazione Gimbe che basandosi sui dati della Protezione Civile ha analizzato i tamponi effettuati in tutte le regioni d'Italia dal 22 aprile al 6 maggio scorso.
“Ritrovarsi agli ultimi posti in questa classifica è un pessimo segnale e le strategie di testing annunciate ieri dal presidente Rossi non bastano”, proseguono Sarti e Fattori.
“Da settimane stiamo ripetendo che l’effettuazione di tamponi a tappeto deve essere una precondizione per qualsiasi riapertura in sicurezza e per interrompere le catene di contagio sui luoghi di lavoro. Se mancano i reagenti per analizzare i tamponi, come denunciato giorni fa anche dall’Azienda regionale di sanità, cosa aspetta la Regione a requisirli alle strutture private e alle aziende produttrici che ne sono in possesso?”