Lo scorso 13 maggio si è svolta una assemblea in modalità telematica del personale della scuola della provincia di Livorno. L’assemblea, riunita in forma unitaria con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, ha visto oltre 300 persone collegarsi alla videoconferenza. Molti altri lavoratori non hanno purtroppo potuto partecipare a causa dei limiti di connessione relativi alla piattaforma. L'iniziativa ha rappresentato una prima forma di mobilitazione attraverso l’interruzione della didattica a distanza da parte di tutti i docenti. Analoghe assemblee si sono svolte contemporaneamente in tutta Italia, facendo registrare una larga adesione (4570 le partecipazioni nella sola Toscana).
La complessità del momento ha messo in evidenza le gravi carenze del sistema scolastico ma ha anche rafforzato la coesione delle forze sindacali che rivendicano con fermezza investimenti nel settore e una veloce risoluzione della precarietà che caratterizza buona parte del personale scolastico. Gli argomenti oggetto di discussione hanno riguardato principalmente la didattica a distanza, la valutazione finale degli alunni, l’esame di maturità in presenza, la sicurezza per la ripresa delle attività didattiche a settembre. Sicuramente le questioni affrontate necessitano di risposte immediate e precise da parte ministeriale. A settembre, al momento del rientro degli alunni e del personale della scuola, sarà necessario adottare tutte le misure di sicurezza dettate dal protocollo sanitario nazionale.
Occorrono: investimenti nelle infrastrutture; un potenziamento degli organici (sia del personale Ata, per garantire sorveglianza e igienizzazione dei locali e degli arredi, sia del personale docente, stabilizzando i precari storici sui 60mila posti vacanti). La ripresa della didattica in presenza resta infatti indispensabile per un vero ed efficace apprendimento; la riduzione del numero degli alunni per classe, al fine di garantire il distanziamento fisico necessario; il rinnovo delle graduatorie di istituto; un piano di immissione in ruolo per titoli e servizi in modo da cominciare l’anno scolastico con la copertura delle cattedre “vuote”.
La mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni anche con un “Social Flash-Mob” (il personale scolastico si mostrerà in video o in foto sui canali social con cartelli riportanti hashtag rappresentativi della difficile condizione dei precari) per spingere il governo e il ministero dell’istruzione ad incrementare le risorse da destinare alla scuola per un rilancio del settore della conoscenza degno di uno stato avanzato e lungimirante.
FLC-CGIL
CISL FSUR
UIL SCUOLA RUA
SNALS Confsal
Gilda Insegnanti