Un altro treno che è partito carico di novità positive, un'altra occasione sprecata per provare a migliorare, tutti insieme. La proposta per il comune unico è stata nettamente sconfitta e questo è un dato incontrovertibile di cui tutti devono tenere conto. Errori troppi, di promozione e di sensibilizzazione dell'idea di un'Elba finalmente unita, e su questo il fronte del SI ha magistralmente toppato. Purtroppo nei confronti dell'esterno, dei governi regionali e centrali continueremo a fornire l'immagine di un territorio frammentato e diviso incapace in solo 224 kmq di adottare una politica unitaria sulla gestione dei servizi, sulla pianificazione territoriale, sulla gestione dell'immagine e dei flussi turistici. E di questo continueremo a pagare pegno. Gli elbani avrebbero potuto scegliere finalmente per un governo unico, in maniera democratica, approfittando dell'inevitabile cambiamento che sta avvenendo nel nostro paese. Ma arriveremo agli accorpamenti e alle gestioni unitarie, assisteremo alle fusioni obbligatorie di più comuni; avremmo potuto farlo da soli scegliendo in autonomia. Ma così non sarà. Nessuno, penso, avrebbe annullato o fatto scomparire (come fare?) l'identità di ogni singola comunità dell'isola, con la sua storia e con il positivo senso di orgoglio di essere elbani, il problema è che, in assenza di un preciso e unitario disegno di politiche sociali, culturali, economiche stiamo sempre più smarrendo la nostra identità e la capacità di incidere sui problemi reali del nostro territorio.
Marino Garfagnoli