Alla cortese attenzione del Sindaco di Portoferraio Angelo Zini,
sono una studentessa elbana, che si trova al momento impegnata in un corso universitario presso l’Università di Pisa.
Ho deciso di contattarvi in modo propositivo, rispetto ad una tematica che ritengo fondamentale per la formazione e la crescita di una collettività con pari opportunità rispetto a quella del continente: la realizzazione di un’aula studio. Ritengo infatti, che la creazione a Portoferraio di un luogo di aggregazione culturale di questo tipo si sia resa ormai un’esigenza essenziale; sia per la comunità di giovani studenti elbani, sia per gli studenti universitari che rientrano periodicamente sull’Isola.
Per uno studente elbano il concetto di “aula studio” prende forma unicamente nel percorso universitario e questa è una mancata opportunità per tutti i giovani cittadini che qui si formano.
Parlo di mancata opportunità in quanto l’aula studio è: l’occasione di avere uno spazio dedicato alla formazione per tutte quelle situazioni familiari che non hanno disponibilità nelle proprie abitazioni;
un punto di aggregazione, conoscenza e confronto interpersonale; un alternativa complementare a quella che può essere la proposta di intrattenimento invernale dell’Isola, e soprattutto un luogo di sana condivisone.
So bene che il comune ha già delle strutture atte a questo scopo, tuttavia si tratta sempre di servizi che presentano spazi ma soprattutto orari che realisticamente non si confanno allo studio.
Per quanto riguarda la parte propositiva del mio messaggio, ho letto ultimamente su una delle testate locali di un dibattito circa l’utilizzo dell’Arsenale delle Galeazze, e mi sono chiesta se non potesse essere quello il luogo idoneo alla realizzazione di un progetto di questo tipo.
Non conosco quelli che possono essere i limiti legati alla struttura, ma mi paiono evidenti quelli che potrebbero esserne i vantaggi. In primo luogo, l’assenza esterna di barriere architettoniche e la vicinanza ad uno dei plessi scolastici principali (nonché alla fermata della navetta del centro storico); in secondo luogo potrebbe trattarsi di un’occasione anche per tutte le attività del centro storico.
Sono consapevole della difficoltà realizzativa di un’iniziativa di questo genere, ma ho fiducia in questa amministrazione.
In conclusione, al di là dei progetti a lungo termine, volevo chiedere se fosse possibile per la prossima stagione disporre di un orario continuato (mattina e pomeriggio), quantomeno nei giorni feriali, presso la Biblioteca Foresiana.
Vi ringrazio per la paziente attenzione,
Margherita Capitani