La pandemia sta cambiando la nostra società abituata a muoversi a spostarsi per il globo, ad avere relazioni esterne. Ora siamo confinati, sono cambiate le nostre abitudini, il nostro modo di lavorare con lo smart working, il nostro modo di studiare, con le lezioni, interrogazioni, lauree universitarie online, il nostro modo di fare sport, con le palestre a casa tramite il web, il nostro modo di interagire con gli altri. Per sopravvivere dobbiamo adattarci e provare a trasformare la crisi che attanaglia il mondo intero in una opportunità, progettando un nuovo modo di vivere, lavorare, studiare.
Come elbani, tutti insieme, abbiamo l’opportunità dataci dal Covid-19 di riflettere su quale futuro vogliamo per la nostra bellissima isola. Così come hanno fatto a Malta o Dubai, trasformarla in una SMART ISLAND, un’isola intelligente, che sfrutta la tecnologia del III millennio: smartphone, TV satellitare, reti informatiche, commercio elettronico, servizi internet, 5G, etc…. Creare un’isola connessa attraverso le reti di sensori wireless dove i dati sono resi accessibili in tempo reale ai cittadini e alle autorità competenti. Un’isola con il WIFI a disposizione dei residenti gratuitamente come compensazione al disagio di vivere in un’isola.
Una visione alternativa di sviluppo economico e sociale, aperto alle innovazioni tecnologiche, anche trasformando il nostro modo di vivere come isolani, per attrarre nuovi residenti, per rafforzare la partecipazione dei cittadini alla progettazione, attraverso la consultazione online che diventa un processo di democrazia diretta (tipo svizzero) sulle decisioni da prendere per rendere l’isola una location ecosostenibile, intelligente, capace di attrarre architetti, artisti, studenti, ingegneri, creare un progetto culturale che non solo possa aiutare a fare ripartire l’Elba, ma garantisca una esperienza educativa importante per le future generazioni.
Gli studenti, gli artisti, gli ingegneri, gli architetti godranno pienamente dell’Elba al cento per cento, dove avranno a disposizione tecnologia super avanzata, connessioni ultra veloci, spazi comuni dove incontrarsi e confrontarsi, contaminandosi e contaminandoci con la loro creatività, il loro ingegno, facendo diventare la nostra isola protagonista in un modo post pandemia con nuovi paradigmi, al centro del mondo, non relegata ad essere un puntino insignificante in mezzo al Mediterraneo, useranno i laboratori artigianali, anche quelli in disuso ma funzionanti. Confrontandosi non solo tra di loro ma anche con le persone dell’isola di diversa età e background culturale.
Per sperimentare un modello diverso di vivere e lavorare insieme: “una nuova Bauhaus europea” per citare la Von Der Leyen. L’Elba come laboratorio per migliorare la qualità della vita dei cittadini, imprese ed istituzioni.
Enzo Sossi