Dopo aver appreso il contenuto dell'ordinanza n. 107 dell'11/11/2020 della Giunta Regionale, l'associazione Cittadinanzattiva Toscana con la sua Rete Tribunale per i Diritti del malato esprime le seguenti considerazioni.
La decisione della Regione di sospendere la continuità assistenziale tutte le notti, da mezzanotte alle otto di mattina, per sostituirla con un servizio telefonico centralizzato va nella direzione opposta a quella che i cittadini si aspettano.
In un momento di grave criticità del sistema sanitario toscano, invece di incentivare i servizi e l'assistenza, l'ordinanza riduce ancora di più quanto servirebbe per aiutare i cittadini sospendendo, di fatto, il servizio di assistenza durante la notte.
All'origine della decisione evidentemente vi è una rappresentazione del funzionamento del servizio sanitario toscano che non corrisponde a quello che i cittadini ci raccontano quotidianamente presso i nostri centri di ascolto. I medici di medicina generale non riescono a sopperire ai bisogni dei loro pazienti, i vaccini antinfluenzali non si trovano e comunque la loro distribuzione non segue logiche razionali, mentre si ha notizia di strutture private che li somministrano a pagamento, i gravi ritardi che si sono registrati prima nell'esecuzione dei tamponi e poi nella tracciabilità dei contatti, così come le numerose criticità riscontrate all'interno dei presidi e prontamente denunciate dagli stessi medici, sono fatti che descrivono un quadro dove le necessarie misure da adottare non possono che andare in una sola direzione: l'ampliamento dell'offerta dei servizi sanitari e la loro organizzazione secondo un maggior radicamento territoriale e non la loro chiusura o limitazione.
Il modello 'hub and spoke' dalla mezzanotte fino alle ore 8 di mattina significa sospensione del diritto alla salute e caricare impropriamente il servizio di emergenza del 118, sottraendo parte delle risorse disponibili (ambulanze) all'emergenza e destinandole a surrogare servizi non corrispondono ai criteri dell'appropriatezza. A ciò si aggiungano gli ulteriori disservizi che una tale visione del servizio, andrebbe a creare nelle aree interne della nostra regione, dove le risorse disponibili sono già più limitate e le distanze dai punti ospedalieri di Pronto soccorso e i tempi di percorrenza sono maggiori. Invitiamo la Giunta regionale a rivalutare queste decisioni nell'ottica complessiva di assicurare ai cittadini toscani la migliore assistenza possibile per i pazienti covid e non covid, questi ultimi già pesantemente penalizzati dalla forzata riorganizzazione dei servizi.
Segretario Regionale Cittadinanzattiva Toscana Tribunale per i Diritti del Malato Nicola Favati
Assemblea Cittadinanzattiva- TDM dell'Isola d'Elba Il coordinatore Giulio Tagliaferro