Da pochi giorni anche Roberto Benigni ne è divenuto testimonial, dichiarando il proprio sì alla proposta di legge promossa dal Sindaco di Stazzema (Lucca), Maurizio Verona, depositata il 19 ottobre 2020 in Cassazione: l'obbiettivo è quello di disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget.
Serviranno 50 mila firme per portare la legge in Parlamento e c'è tempo fino al 31 marzo 2021 per farlo. Significativo il fatto che l'iniziativa parta dal Sindaco di una piccola comunità che, il 12 agosto 1944, fu cancellata dalla strage di truppe naziste e austriache, nemmeno per rappresaglia – come fu appurato dalla Magistratura Militare italiana- ma per un calcolato atto terroristico volto a recidere il legame tra la popolazione civile e le formazioni partigiane operanti nella zona. Il tragico risultato dell'eccidio della frazione di Sant'Anna di Stazzema fu di 560 persone trucidate tra abitanti e sfollati, tra le quali 65 bambini sotto i dieci anni.
L'utilizzo sempre più diffuso di simboli e parole fasciste e naziste, (come se si trattasse di un'opinione tra le altre e non invece di un preciso reato), oltre alle decine di episodi di violenza contro minoranze e soggetti deboli, rendono importante riuscire a portare il Parlamento a discutere ed approvare questa proposta di legge di iniziativa popolare.
All'isola d'Elba la raccolta firme è partita un pò in sordina presso le anagrafi dei diversi Comuni, presso i quali ci si può prenotare (tramite email o tel) per l'appuntamento; le firme possono essere raccolte anche dai singoli Consiglieri Comunali su moduli itineranti.
Portoferraio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marciana: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marciana Marina: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Campo nell'Elba: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Porto Azzurro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Capoliveri: 0565-967611
Rio: 0565-925511
Questo il testo della proposta
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO LA PROPAGANDA FASCISTA E NAZISTA
Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare. (20A05730) pubblicato su (GU n.260 del 20-10-2020)
Art. 1.
1. Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente:
«Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici».
2. All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole:
«sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».
Art. 2
1. Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all'art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
"1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma1, è aumentata del doppio;