L’Autorità idrica toscana (AIT), continua a ribattere colpo su colpo alle polemiche e accuse provenienti dal Comune di Capoliveri e dal Comitato contro il dissalatore, alle quali si è aggiunto anche il presidente di Italia Nostra Sezione Arcipelago Toscano Leonardo Preziosi con unanota inviata alla stampa locale L’AIT scrive che «Tra le tante inesattezze e sciocchezze che alcuni blog pubblicano sul dissalatore, è uscito invece un interessante intervento del presidente di Italia Nostra Arcipelago, in cui sostiene ci sia “carenza legislativa” sul procedimento di approvazione del dissalatore di Mola».
L’Autorità idrica segnalia però a Preziosi che «1. tutte le risposte alle sue domande sono già presenti, non soltanto negli atti amministrativi che hanno portato il progetto del dissalatore di Mola ad essere individuato come “opera strategica della Regione Toscana” e a ricevere finanziamenti regionali e ministeriali a totale copertura dell’opera (fondamentale per la messa in sicurezza idrica dell’Isola d’Elba); 2. il dissalatore ha già superato due procedimenti di valutazione ambientale da parte della Regione e nel 2017, in fase di redazione del progetto, tra i vari stakeholders è stata consultata anche Italia Nostra le cui indicazioni sono state recepite nel progetto approvato del dissalatore, quindi Italia Nostra – Arcipelago toscano è stata parte attiva del processo di costruzione degli atti amministrativi che servono coma base della costruzione del progetto del dissalatore di Mola; 3. la proposta delle navi-dissalatrici avrebbe costi dell’acqua enormi per i cittadini e per i turisti (rispetto al costo dell’acqua del dissalatore di Mola) e avrebbe un impatto ambientale e anti-ecologico per la presenza di navi e bettoline che farebbero la spola con le coste elbane. Infine, in via generale, segnaliamo a tutti coloro che volessero conoscere seriamente le questioni basilari sul dissalatore (quale l’opera fondamentale per l’Elba, per il futuro della sua rete acquedottistica, delle sua economia e della sostenibilità dei piani regolatori comunali) di leggere le 10 risposte sul dissalatore dell’Elba».
(NDR L'Autorità Idrica Toscana inoltre ha inviato le sue controdeduzioni rispetto all'ennesima iniziativa del Comune di Capoliveri, che si era rivolto a Palazzo Chigi chiedendo di intervenire per il blocco dell'opera, come riportato nell'artricolo che apre la nostra edizione odierna di Elbareport - link)
L’AIT si è attivata anche per controbattere all’Amministrazione comunale di Capoliveri che ha usato l’articolo14 quinquies della legge 241/90 per presentare un atto di opposizione al presidente del Consiglio Mario Draghi contro il decreto dell’Autorità Idrica Toscana che riguarda la variante delle opere marittime. Tali opere sono indipendenti dal dissalatore, ma prodromiche ad esso e sono state chieste dalla maggioranza dei sindaci elbani.
L’Autorità Idrica Toscana assicura di aver «Lavorato con competenza e precisione a tutto l’iter per la costruzione del dissalatore di Mola, opera strategica della Regione Toscana, già interamente finanziata, anche con soldi ministeriali. Ci sono interessi privati contrari alla costruzione del dissalatore, ma l’interesse pubblico è superiore. E non potranno essere navi e bettoline la soluzione a un impianto efficiente e ambientalmente sostenibile».
Il direttore di AIT, Alessandro Mazzei, spiega che «In questi giorni abbiamo preparato la documentazione necessaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per rispondere alle solite questioni che l’amministrazione comunale di Capoliveri sta sollevando da mesi contro il dissalatore. Gli argomenti del Comune elbano sono già stati più e più volte rigettati dal TAR e dal Consiglio di Stato. Appare davvero immotivata e pretestuosa la perdita di tempo e di soldi pubblici dei capoliveresi per contrastare un’opera necessaria che metterà in sicurezza l’Isola d’Elba».
Intanto, con il forum online, “Il dissalatore di Mola: descrizione e funzionamento dell’impianto”, del 30 settembre, la quarta iniziativa del progetto di comunicazione Prima l’acqua, per il territorio in sicurezza, un focus sullo scenario generale della risorsa idrica promossa da AIT in collaborazione con ASA e col patrocinio di Regione Toscana, Confservizi Cispel Toscana, CNA Toscana, Confindustria Livorno Massa Carrara e Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, AIT e ASA sono entrate nel merito del dissalatore.
Il presidente di ASA, Stefano Taddia, ha messo in risalto come «La realizzazione di questo progetto sia una parte importante di una strategia ampia e articolata di gestione delle risorsa idrica in Val di Cornia e all’Elba che contempla importanti investimenti nel campo della depurazione e della qualità delle acque, di prevenzione sulle perdite e una costante opera di sensibilizzazione sull’uso dell’acqua, attraverso un’azione di formazione e informazione, come testimoniato, ad esempio, dal progetto Life Rewat, considerato un esempio ambientale da seguire a livello nazionale».
I tecnici di AIT ed ASA hanno evidenziato in una serie di punti le ragioni che hanno portato della scelta del dissalatore. Eccoli:
Necessità di erogare il servizio in modo costante e sicuro. Vi è la necessità di adeguare la capacità produttiva al consumo e metterla in sicurezza: la popolazione all’Elba passa da 30-40 mila unità in inverno, a circa 300 mila presenze nel periodo estivo.
Individuazione di una soluzione strutturale e sostenibile. Così come era stato messo in evidenza da uno studio condotto dall’Università di Siena, le falde acquifere elbane non sono ulteriormente sfruttabili, quindi eventuali nuovi pozzi possono aiutare nella continuità del servizio in caso di guasti temporanei, ma non come incremento necessario di produzione annuale. Produzione che andrebbe diminuita per rispetto ecologico proprio delle falde acquifere presenti sull’isola. Lo stesso vale per la Val di Cornia. Solo l’acqua di ruscellamento potrebbe essere un’opportunità ma tramite la realizzazione di dighe e bacini, dai costi proibitivi e con impatti ambientali non sostenibili in un’isola come l’Elba. Tutte le altre proposte sono da considerare non attendibili da un punto di vista della validità scientifica. In tale scenario, la realizzazione di un dissalatore rappresenta la soluzione più sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico. Si tenga presente che la condotta sottomarina, realizzata nel1986, ha superato di 5 anni la vita utile di progetto.
Un’opera strategica regionale, interamente finanziata. È necessario tenere conto dell’accordo di programma e di tutti i pareri favorevoli superati dagli enti preposti, oltre al rigetto del TAR dei vari ricorsi fatti dall’amministrazione di Capoliveri. L’opera del dissalatore di Mola è totalmente finanziata, mentre le presunte alternative sono senza copertura economica e ambientalmente insostenibili.
I principali motivi per l’individuazione della localizzazione. La località Mola è il posto ideale. Grazie ai pozzi presenti in quella zona non si ha necessità di rimineralizzare l’acqua osmotizzata con elementi chimici. Quindi si avranno minori costi di investimento e soprattutto minore impatto ambientale e si elimina il traffico di materiali chimici verso l’impianto. La vicinanza della dorsale terrestre principale dell’isola, proprio nel suo migliore baricentro di alimentazione, adiacente alla dorsale che alimenta Capoliveri, rendono il luogo la sede ottimale per l’impianto.
Massima attenzione alla gestione dell’impianto. La realizzazione di qualsiasi opera è importante ma lo è ancor di più la sua gestione, questo fa la differenza. In tale ottica, è importante fare riferimento all’impianto di Capraia che ASA ha costruito e gestisce da 15 anni in maniera affidabile. Un impianto costantemente monitorato tramite il telecontrollo di ASA e dagli enti pubblici preposti che si trova accanto a un campeggio senza arrecare nessun disturbo. AIT lavorerà, inoltre, per portare avanti progetti di studio con Università e altri enti scientifici per capitalizzare al meglio le risultanze del funzionamento dell’impianto.
L’ingegner Andrea Cappelli di AIT ha concluso ribadendo l’importanza di questa opera: «Necessaria al territorio per garantire il suo sviluppo socio-economico, sulla quale AIT, assieme agli altri enti pubblici preposti, manterrà un controllo costante e attento sul suo funzionamento.»
Il prossimo appuntamento di Prima l’acqua, per il territorio in sicurezza, “ll dissalatore di mola: sicurezza e sostenibilità” è previsto per giovedì 14 ottobre 2021. Si potrà vedere anche il prossimo webinar in diretta connettendosi su www.autoritaidrica.toscana.it o dai social di AIT. È possibile anche rivedere questo forum e i 3 precedenti sul canale youtube di AIT.