Con riferimento all'articolo apparso so codesto giornale on line denominato MARCIANA MARINA: L'ECOMOSTRO DELLA COLLINA SOPRA SAN BIANCO (http://www.elbareport.it/cronaca/item/5485-marciana-marina-lecomostro-della-collina-sopra-san-bianco), Le chiedo di pubblicare integralmente quanto sottoindicato: Il progetto, autorizzato con Permesso a Costruire n. 29 del 14 novembre 2012, prevede la riqualificazione ambientale di un immobile avente destinazione d'uso a magazzino per ricavarne quattro unità abitative, previa demolizione di manufatto esistente. Il magazzino esistente disposto su due piani di cui uno al piano terreno ed uno al piano seminterrato è stato costruito in forza della Concessione Edilizia n. 182 del 11 gennaio 1982 e successive varianti, mentre il locale seminterrato, sempre con destinazione a magazzino è stato oggetto di condono edilizio ai sensi della Legge 28 febbraio 1985 e rilasciata regolare sanatoria n. 69 del 02 agosto 2002. Trattasi in sostanza di un immobile della superficie di circa 250 Mq., oltre che una parte abusiva di mq. 90 circa oggetto nel progetto di sola demolizione, per ottemperare ad un'ordinanza di demolizione. Il progetto, nel rispetto del vigente strumento urbanistico prevede la demolizione dell'intero manufatto e la sua ricostruzione, nell'ambito della volumetria esistente, oltre che un lieve amplaimento distribuito equamente su ogni nuova unità immobiliare determinandone la realizzazione di quattro unità immobiliari di circa settanta mq. cadauna. Il progetto, come si evince negli elaborati grafici non ha comportato nessuno sbancamento, salvo quello strettamente necessario per le fondazioni e nessun tipo di abbattimento di essenze arboree. Si tratta in sostanza di un intervento di ristrutturazione urbanistica assolutamente consentito dal Regolamento Edilizio all'allegato 4, articolo 2 lettera "E" per un edificato classificato come consolidato recente e privo pertanto di alcunché valore ambientale e storico. Il recupero della volumeria, sia quella fuori terra che quella parzialmente interrata avente destinazione d'uso a magazzino rientra tra la disciplina enunciata all'allegato 1 del citato Regolamento Edilizio. Si fa rilevare inoltre che la reidistribuzione dei volumi autorizzati è stata obbligatoriamente disposta dalla competente Soprintendenza che ha vincolato ed imposto pertanto che il recupero delle volumetrie avvenisse con nuova distribuzione sfalzata e non compatta, il tutto per uniformare il contesto con le altre abitazioni costruite e quelle in corso di realizzazione. E' stata altresì obbligatoriamente redatta la valutazione di Incidenza, in quanto l'area ricade in ZPS SIR SIC ed abquisito il vincolante Nulla Osta da parte della Provincia di Livorno con Atto Dirigenziale n. 239 del 07 giugno 2012. Da ultimo gli uffici comunali hanno già effettuato un sopralluogo presso il cantiere ravvisandone alcune lievi difformità, soprattutto nel rispetto delle distanze dai confini ed imposto la demolizione di alcuni elementi strutturali difformi al progetto approvato. Le chiedo cortesemente di pubblicare integralmente quanto suesposto, anche in risposta a quanto enunciato da Legambiente.
Il Responsabile dell'U.T.C. Geom. Rosario Navarra
La ringraziamo per le informazioni, se lo riterrà opportuno sarà legambiente, da lei tirata in causa, a rispondere.
La Redazione