Fra una settimana ci sarà l'inaugurazione del nuovo palazzo municipale di Capoliveri. Se volessimo attenerci ai toni ufficiali. Oppure potremmo definirlo per quello che è in realtà: il più grave scippo ai danni dei capoliveresi nella loro storia comunale.
Giova ricordare infatti che l'edificio era nato come centro servizi. Bazzecole come: biblioteca, centro sanitario, polizia municipale, Novac, Pubblica assistenza, archivio storico, sede della Caput liberum, e parcheggi coperti dei mezzi di soccorso. Tutto cancellato. Servizi essenziali depredati ai cittadini. Che continueranno a occupare sedi sparse nel territorio, e quasi tutte gravate da affitto. Per far posto alla terza sede comunale che Capoliveri cambia nel giro di un secolo, sostituendone una che non avrà più di trent'anni di vita.
Certo, qualcuno potrebbe dire che il centro polifunzionale passerà nella vecchia sede. Ma a parte l'assurdo di questo cambio in corsa, solo perché il sindaco Barbetti ha sempre voglia di giocare a tetris con l'edilizia, rimane la follia dei costi lievitati passati e futuri per le due ristrutturazioni. Senza considerare che il cambio non è affatto automatico, non essendoci ancora decisioni in tal senso. Per giunta come fidarsi di chi qualche anno fa voleva rifilare con nonchalance l'attuale edificio comunale al parco nazionale come nuova sede? A meno che quel Ruggero Barbetti non fosse un omonimo psicopatico dell'attuale sindaco.
Un danno economico dunque diretto e indiretto che non solo è ricaduto sul pubblico erario per i lavori effettuati, ma anche in prospettiva futura: gli affitti di cui sopra, per esempio, che continueranno per anni a gravare sulle casse pubbliche. Tutto per assicurare un ufficio vista Mola a politici con manie di grandezza che visitano Capoliveri solo quando scendono dal predellino del suv. E di cui sarebbe il caso che rendessero pubblico e ne rispondessero.
Ovviamente l'opposizione si sta preparando a una Vietnam politica, mobilitando la base per organizzare un sit-in o un'altra manifestazione di dissenso per lo scippo, facendo valere la giustezza di un'opera che era stata fortemente e giustamente voluta e celebrata dall'amministrazione Ballerini, forse la più importante a Capoliveri da quarant'anni a questa parte. Come dite: quale opposizione? Massì, quella... vabbè, mi sa che stavo pensando a un'opposizione normale...