Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha tenuto un discorso all’anima degli americani giovedì scorso dall’iconica Independence Hall di Filadelfia. Il luogo della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione americana. Fu la sede del primo Congresso.
Joe Biden ha definito l’ex presidente Donald Trump un pericolo per la democrazia. Comunque la presidenza di Biden si rivelerà, sarà ricordato come l’uomo che ha allontanato Donald Trump dalla Casa Bianca. Nel discorso alla nazione in prima serata si è scagliato contro il mantra “Make America Great Again” di Trump, per sostenere che non potevano affermate di essere il partito di legge e ordine pur continuando a lodare il 6 gennaio 2021, i rivoltosi come patrioti. Joe Biden vede il rivale alla Casa Bianca come antitetico all’esperimento democratico americano e ai valori del paese.
Dopo avere sconfitto Trump, e in mezzo al trauma dell’insurrezione del Campidoglio, Biden ha cercato di presentarsi come un agente di guarigione e unità. Ora, con il partito democratico a rischio di perdere il controllo di una o due camere del Congresso alle elezioni di medio termine di novembre, e con Trump ancora una volta in prima linea in politica, Biden è tornato al tema principale della sua presidenza: il pericolo dell’estremismo trumpista.
Il suo messaggio non è sottile. La spartana Independence Hall era il luogo in cui i fondatori dell’America si riunivano per discutere e poi firmare la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti. Hanno cercato di fuggire a quello che vedevano come il governo monarchico e unipersonale del re britannico. Biden, invocando gli spiriti di George Washington, Thomas Jefferson, John Adams e Benjamin Franklin, sostiene che ancora una volta la volontà della maggioranza è minacciata dai disegni autocratici di un uomo.
Tuttavia, la democrazia è un esperimento che deve essere continuamente difeso specialmente in tempi infelici come quelli che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina, i venti di guerra in Asia tra la Cina e Taiwan e con autocrati che stanno spuntando da ogni dove.
Enzo Sossi