Dopo gli allarmi dati e le continue sollecitazioni dell'Associazione Forense elbana al fine di evitare la chiusura del nostro tribunale, oggi siamo arrivati alla resa dei conti e la possibilità che la sede elbana venga mantenuta è, veramente, legata ad un filo sottile .
L’ordine del giorno approvato dal Senato che impegna il governo ad emanare un decreto correttivo e le dichiarazioni del Ministro che si è dichiarato disponibile a fare alcune altre eccezioni sul mantenimento di altre sedi giudiziarie, ci aprono un ulteriore spiraglio di cui non possiamo non approfittare .
Nelle more, leggiamo che Ischia, territorio insulare al nostro pari, nel frattempo, proprio in questi giorni, ha ottenuto una proroga di un anno. Infatti, dietro le forti pressioni delle istituzioni Ischitane, grazie al parere espresso dal Consiglio Giudiziale presso il Tribunale di Napoli, parere emesso a seguito di quello reso dal Presidente del Tribunale di Napoli, Ischia riesce ad ottenere un fondamentale rinvio. E’, dunque, grazie al lavoro sinergico delle forze del territorio, che si gettano le fondamenta della possibilità di mantenimento in vita del Tribunale di Ischia.
E l’Elba ? Quali sono le azioni intraprese sino ad oggi? Sicuramente quelle portate avanti dal Presidente della Conferenza dei Sindaci sono state insufficienti a produrre un risultato positivo. Come ci dimostra Ischia, l'opportunità esiste, ma non si é stati in grado di coglierla. Sicuramente si é stati troppo istituzionali e troppo morbidi, in special modo nei rapporti con l'apparato fiorentino che, ad oggi, così come in sanità, non ha mosso foglia in difesa del nostro Tribunale. Eppure, il nostro, é l'unico tribunale toscano ad essere su un'isola e quindi meritevole di essere difeso per evidenti ragioni, proprie solo di una realtà come la nostra. Forse, per l'apparato toscano, trentamila elettori elbani sono veramente pochi. Per il compagno Rossi gli Elbani, per le cure e per la giustizia possono tranquillamente prendere il traghetto.
Al pari di Ischia dobbiamo difendere i nostri diritti con le unghie e con i denti. Seppure ridotta al lumicino, esiste ancora una speranza; pertanto, ci auguriamo che il Presidente della Conferenza dei Sindaci, nella persona del Peria, abbandonando la linea debole, agisca in modo più incisivo e pesante, nelle misure richieste per addivenire ad una soluzione simile a quella di Ischia.
In poche parole é necessario che il Peria faccia di più sia a livello istituzionale che politico affinché ai cittadini elbani non sia sottratto un servizio essenziale come quello del Tribunale, specialmente quando altre realtà pari alla nostra hanno quasi ottenuto ciò che volevano. Che forse lo hanno chiesto meglio o con più insistenza o con motivazioni maggiori?
Roberto Marini, capogruppo "Gente Comune"