“Una questione di giustizia e di equità, di garantire a tutti i cittadini lo stesso diritto all’accessibilità ai pubblici uffici. Non si possono effettuare tagli e riorganizzazioni quando ad andarne di mezzo è l’efficacia delle istituzioni, come accadrebbe se andasse in porto il progetto di riduzione delle sedi dei tribunali così come è stato presentato, di cui pagherebbe le spese l’isola d’Elba. Per questo motivo voglio fare appello ai parlamentari toscani affinché si adoperino in maniera bipartisan per tutelare almeno 30mila cittadini residenti all’Elba scongiurando questa chiusura”. Fa sentire la sua voce il vicepresidente del Consiglio Regionale Giuliano Fedeli (Italia dei Valori), lanciando un appello ai rappresentanti della Toscana a Roma, in Parlamento, affinché si adoperino per ripensare un provvedimento che risulterebbe assai penalizzante per l’Elba.
“La chiusura del tribunale – spiega Fedeli - determinerebbe un trasferimento delle funzioni e delle competenze in materia di Giustizia a Livorno, cosa che comporterebbe, anche solo per una testimonianza o un qualsiasi atto, un viaggio di circa 3 – 4 ore per il viaggio d’andata e altrettante per il ritorno. Una trasferta peraltro scomoda, visto che prima bisogna attraversare il tratto di mare che separa dalla terraferma su cui c’è anche l’incognita delle condizioni meteo, poi bisogna coprire la distanza che separa il porto di Piombino da Livorno, cioè un centinaio di chilometri circa. Un viaggio massacrante e assurdo da sostenere, che comporterà anche dei costi non indifferenti dovuti sia al trasferimento che all’assenza dai luoghi di lavoro”.