Anche a far finta di non sapere che 15/20000 persone rinchiuse a Pianosa in tendopoli, devono al minimo mangiare, bere, lavarsi (compresi i panni), avere la possibilità di smaltire le necessità corporali, scaldarsi l’inverno e essere curate se hanno incidenti o si ammalano; non solo, ma tutto questo essendo rinchiuse in una piccola isola, senza un ormeggio sicuro per le navi (dicesi navi) che dovrebbero approvvigionarla e svuotarla dai rifiuti e portare su e giù quelli che arrivano e quelli che partono compreso il personale civile e di polizia necessario a gestire una baraccopoli con il doppio di abitanti di Portoferraio senza uno straccio di depuratore che, nel caso, dovrebbe lavorare il doppio di acque reflue di quello di Schiopparello.
E pure fingendo di non sapere che in un paese così devono girare auto, furgoni, camion e tutto quel che serve per necessità logistiche e di non sapere che quelle 15/20000 persone dovrebbero rimanere rinchiuse per lunghi periodi senza aver commesso reati e senza processo, e di non sapere che sono tutti giovani e già probabilmente incazzati per quella merda di vita dalla quale hanno cercato di fuggire, e così sbam, gli diamo un’altra bella botta in modo che la loro incazzatura si radicalizzi fino a diventare ribellione e odio verso i loro nuovi aguzzini, cioè noi.
Ok, dimentichiamoci di tutto il casino ambientale, sanitario e sociale che ne potrebbe uscire e della disumanità e del disprezzo per i diritti delle persone straniere e povere che assomiglia pericolosamente alla logica suprematista e paranoica con la quale i nazisti deportarono e rinchiusero milioni di persone.
Per ora non si prevede la soluzione finale ma, tempo al tempo, prima o poi a qualcuno verrà in mente.
Ebbene, facciamo finta di non sapere niente e di non riuscire a prevedere l’orrore, facciamo solo e soltanto il conto della serva.
Con la montagna di soldi necessaria a fare di Pianosa un campo di concentramento per 15/20000 persone se ne possono alloggiare e istruire, almeno il minimo necessario per poter lavorare e farsi una vita, almeno il triplo, se non il quadruplo.
Stupisce che un membro del Direttivo del Parco Nazionale non ci arrivi da solo.
briganteemezzo