Come ogni principio di anno, mi sono recato sul sito Portofacile.it dell’Autorità Portuale per rinnovare il permesso di sosta a Poggio Batteria, sopra la stazione marittima di Piombino, per intenderci. L’unico servizio utile concesso anche ai cittadini elbani dall’Ente Pubblico, una volta Piombino – Elba (ma più Piombino..) oggi Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Con sorpresa, si legge: «Attenzione! a decorrere dal 1 gennaio 2024 entrerà in vigore il nuovo "regolamento di parcheggio - condizioni generali di contratto ex articoli [..] relativo alla zona A [..] approvato con ordinanza dell'adsp n. 30 del 15/11/2023».
In poche parole, cerco l’ordinanza e scopro che dal 2024 sarà possibile lasciare l’auto nel consueto parcheggio con sbarra e tesserino (la cosiddetta Zona A) soltanto per 36 ore. Nemmeno il tempo di un fine settimana a casa.
Per chi non lo sapesse, il parcheggio nasce come ottimo servizio ai pendolari residenti del “continente” che lavorano all’Elba e viceversa. Tra gli aventi diritto anche gli studenti universitari come me, con affitto a Pisa. Io come tanti, veramente tanti, ho la fortuna di poter usare una automobile. Inutile spiegarne i motivi, ben risaputi, delle difficoltà e dello stress di usare i mezzi pubblici. Piombino Marittima è una fermata scomoda e disorganizzata, anche digitalmente, non solo per le coincidenze nave-treno, ma anche per quelle con Campiglia Marittima. A volte gli studenti si organizzano a gruppi per dividere le spese. Insomma, da generazioni e per i più disparati motivi gli studenti come me il venerdì tornano a casa per un paio di giorni. Un nostro diritto sacrosanto che non viene mai tutelato a dovere. Da oggi come possiamo, se viene imposto questo limite di 36 ore?
Ovvio che l’ordinanza sia concepita per neutralizzare i soliti furbetti, forse proprietari di seconda casa all’Elba, i quali credo abbiano come me i requisiti per ottenere un posto auto ma che probabilmente abbandonano la macchina al parcheggio per fare la vacanza durante la bella stagione; ma perché bisogna fare di tutta l’erba un fascio, perché a pagare è sempre chi ha la reale necessità di quel vantaggioso posto auto, come studenti o lavoratori verificabili facilmente? Che controllino solo quei casi! Ad esempio, la categoria dei docenti, come quelli di Cecina, Piombino o Livorno che riempiono le case degli Elbani durante l’inverno, non possono più lasciare la loro auto dalla domenica al venerdì al parcheggio prima di rientrare in famiglia per il week-end? Eppure sono all’Elba per lavoro! Non in vacanza! Viceversa, i professori elbani che trovano lavoro nelle scuole del continente, devono patire la ricerca di un posto auto prima di imbarcarsi in una delle poche navi di questi freddi mesi di allerte? E tutti gli altri lavoratori? Ma sanno all’Autorità Portuale che passare la macchina costa, anche parecchio? Sanno, all’Ente, che i posti bianchi sono pochissimi nei pressi del Porto di Piombino?
Tutto ciò è assurdo ed è palese che questo regolamento possa favorire i molti parcheggi privati che, quando va bene, chiedono 10 euro al giorno per parcheggiare nelle vicinanze del Porto.
Dove sono i sindaci elbani? Se non hanno avuto figli all’Università, che chiedano ai loro cittadini quanti sacrifici fanno le famiglie per concedere un’auto ai figli, per non farli perdere tempo dietro alle coincidenze, al freddo o a tutti quelli che lucrano sui disagi degli elbani, già vessati da carburante e autostrade. Con questa ordinanza, saranno costretti anche a pagare un parcheggio o a cercarlo in città: lontanissimo. Studenti o lavoratori che, arrivati al porto, dovranno sfinirsi e rischiare di perdere il traghetto per un loro diritto negato improvvisamente. Sarebbe giusto derogare ad almeno 60 ore il limite massimo di sosta. Ma chi credete che si rechi all’Elba per sole 32 ore, compreso il viaggio in nave? Sembra una presa per i fondelli. Complimenti a chi ha pensato questo regolamento, ingiusto, malriuscito e assolutamente irragionevole. Spero che si informi e intervenga anche il forum giovanile degli studenti elbani.
Che i sindaci si riuniscano e intercedano presso l’Autorità portuale, intenzionata come da ordinanza che allego al giornale a vigilare ed emettere penali di 50€ per ogni frazione di giornata oltre le trentasei ore chiunque violi le nuove regole; che venga chiesta e formalizzata una deroga di almeno 60 ore per gli studenti elbani, per i docenti e tutti i lavoratori pendolari messi in difficoltà da questo nuovo regolamento che avvantaggia i concessionari con aree di parking a pagamento e calpesta il diritto degli elbani e dei lavoratori pendolari tutti di tornare a casa qualche giorno serenamente e senza disagi.