Alcune mie considerazioni riguardo a quanto sta succedendo alla Lega Navale di Portoferraio.
Sono entrato alla Lega Navale Italiana dopo una lunga militanza nel mondo del calcio come dirigente in varie squadre del territorio. Pressato da alcuni amici tesserati, ho accettato con entusiasmo e mi sono avvicinato in punta di piedi prima cercando di capire e dopo, progettando con un gruppo di coetanei il rilancio di una struttura e di una “Lega” ormai allo stato terminale, agonizzante, senza idee ed incapace di rinnovarsi e di proporsi come sport d’avanguardia, visto che siamo circondati dal mare.
La prima cosa che ho notato da socio novizio, è stato il completo abbandono delle strutture portanti quali la scuola di vela e quella remiera, la programmazione ed iniziazione scolastica per la pratica della vela, in parole povere la linea che sostiene una qualsiasi associazione sportiva, ricreativa onlus o che dir si voglia.
Da subito sia il sottoscritto che il nuovo gruppo, tengo a precisare tutti portoferraiesi doc, ci siamo adoperati per il rinnovo del parco barche e dei mezzi a disposizione dei reparti velico e remiero, nonché delle risorse umane partecipi al progetto, cercando di far avvicinare soprattutto i giovani a questo affascinante sport. Ma i tentativi sono stati vani, le proposte fatte sono state sistematicamente bocciate dal consiglio uscente, i contributi comunali, privati, sponsor ed i ricavi delle varie serate sono serviti a tutto fuorché ad arricchire il parco barche necessario per poter svolgere al meglio sia l’attività velica che quella remiera.
Personalmente, coadiuvato dal candidato alla carica di Presidente, Andrea Sirabella, scelto all’unanimità dalla cordata sorta in contrapposizione a quella dell’attuale presidente Bruno Bozzoli, mi sono adoperato nel cercare di inserire nuovi soci e portare idee, nuove forze ed una rinnovata passione per ringiovanire il consiglio di amministrazione.
A settembre si sono tenute le elezioni per la scelta del nuovo direttivo e, tralasciando le varie scaramucce impostate ad arte da alcuni soci foresti, non residenti, il cui unico scopo era quello di mantenere i privilegi acquisiti negli anni, grazie alla compiacenza di parte del vecchio direttivo, dal voto delle urne è uscito vincitore regolarmente, tengo a sottolinearlo, Andrea Sirabella, con 60 voti contro i 53 di Bruno Bozzoli. L’esito del voto è stato accolto con soddisfazione e speranza da parte di tutti noi. Purtroppo però non abbiamo avuto neanche il tempo di festeggiare il soddisfacente risultato che in paese si è messa in moto la macchina del fango. Alcuni giorni dopo voci infamanti hanno cominciato a circolare, in particolare si è cominciato a sostenere che Sirabella avrebbe iscritto circa 50 nuovi soci, pagando le quote di iscrizione con un unico versamento di € 3000 presso la posta di Portoferraio, notizia di seguito divulgata dagli organi di stampa e testate on line, suscitando l’ovvio stupore nell’opinione pubblica.
Intendo replicare a tali falsità dicendo che i nuovi iscritti erano stati concordati col direttivo della Lega con l’avallo del segretario e seguendo le norme dello statuto. Ed ancora: “Chi ha divulgato tali notizie false e diffamatorie dovrà rispondere davanti agli organi competenti” tuona Andrea Sirabella.
Lascia l’amaro in bocca il comportamento del Direttore Generale della Lega Navale Italiana Amm.Caruso che, considerato il putiferio sollevato dalla vicenda, si atteggia a moderno Ponzio Pilato e si limita ad indire nuove elezioni, col pretesto di un errore del Sig. Bozzoli nelle procedure, senza pretendere un chiarimento su quanto diffuso tendenzialmente dalla stampa, annullando di fatto la legittima vittoria di Sirabella. Sono stati così vanificati gli sforzi fatti per rinnovare un consiglio presieduto dal Sig. Bozzoli da ormai 21 anni per 7 mandati consecutivi, con una impostazione chiaramente conservatrice e refrattaria ad ogni necessità di cambiamento.
Il giorno 6 novembre, all’assemblea generale del consiglio che aveva all’ordine del giorno la presentazione delle nuove liste, dei programmi e di nuovi iscritti, il sottoscritto ha portato, per l’avallo e la regolarizzazione da parte del segretario, 17 nuove domande di iscrizione, quasi tutte di ragazzi impegnati nel palio remiero mentre la lista del Sig. Bozzoli ha portato, udite udite, ben 234, ripeto 234 domande di iscrizione, il doppio degli attuali iscritti alla sezione di Portoferraio, per un costo complessivo di € 14.000 circa. Ciò vuol dire che la cordata di Bozzoli ha tesserato in un mese di media 5 iscritti al giorno a 60 € a tessera, un record! Roba da guinness dei primati. A questo punto sorge un ragionevole dubbio: da dove provengono quei soldi? Chi sono i nuovi iscritti? Perché improvvisamente c’è tutto questo interesse per la Lega Navale?
Analizzando le nuove iscrizioni si scopre che sono di cittadini stranieri, di varie etnie, extracomunitari. Pare che la maggior parte di loro provenga da Marina di Campo spinta e finanziata da un certo ambito imprenditoriale che ha certamente interesse a mettere le mani sul Grigolo e che non è certamente un interesse sportivo.
Mariano Cucca
(Tessera L.N.I. n. 171729)
Non parteggiando assolutamente per nessuno in questa vicenda, dai talvolta ridicoli risvolti, ci verrebbe da commentare: "chi di truppa cammellata colpisce di truppa cammellata perisce".
Augurandoci comunque che la faida navale paesana trovi la più rapida delle conclusioni, ci limitiamo a commentare o meglio ri-commentare la parte dello scritto del "defensor Sirabellae", nella quale si ricorda che fu accusata, e minacciata di mai giunte querele, dal "tuonante" (nostro) amico Andrea, la supposta "macchina del fango"(!) mediatica, di cui evidentemente avremmo fatto parte, accuse per quanto ci riguardava discretamente a vanvera e minacce imprudentemente reiterate anche da qualche boccalone nei bar ferajesi
Ricordiamo tuttavia che rispondemmo http://www.elbareport.it/cronaca/item/6718-lega-navale-sirabella-protesta-e-minaccia-querele-contro-i-giornalisti che nel caso avevamo riportato cose da altri segnalate e che comunque successivamente dimostrammo "carte (nel caso fotocopie di ricevute di bollettini di versamento) alla mano", che se non era esatto che era stato effettuato un unico versamento, era pur vero che le nuove richieste d'iscrizione erano state supportate da due versamenti effettuati a blocchi all'ufficio postale, in due giorni, ed i documenti relativi erano stati compilati da una sola mano (se non era zuppa eravamo quindi assai prossimi al pan bagnato) come dire che nessuno, ci pareva, poteva fare la scandalizzata vergine dal candido manto o gridare alla diffamazione.
Aggiungiamo inoltre che nei giorni successivi Andrea Sirabella ci fece una cortese telefonata spiegandoci di non avercela proprio con noi.
Ricordando che il Grigolo è prima di tutto (seppur concessa) un’area di pubblica proprietà, patrimonio quindi della cittadinanza tutta e non della Lega Navale Guelfa o della Lega Navale Ghibellina, cominciamo anche ad essere interessati a tanto interesse, al perché di questa esplosione di massa della passione nautica degli elbani, da qualsiasi parte provenga. Vorremmo vederci chiaro, vedremo di lavorarci.
Sergio Rossi