Se il buongiorno si vede dal mattino, oggi è una bella giornata perché mi è stato offerto uno spunto diretto per poter evidenziare dove sta la vera differenza tra noi di Cambiare in Comune e tutte le altre liste in campo. Lo spunto è un post su facebook di Cosetta Pellegrini (candidata a sindaco Pd-Sel) sul suo profilo personale in merito all’Enfola in cui chiama in causa direttamente me.
Due premesse prima di entrare nel merito. La prima è legata allo strumento scelto dalla candidata Pellegrini che anziché avvalersi come sempre di un comunicato stampa on line, in questo caso ha scelto di esporsi (o forse di non si esporsi) con un mezzo di comunicazione di più limitata portata. Forse perché sapeva che quello che stava scrivendo non era un’elegante o, ancor peggio, una reale rappresentazione dei fatti? Io, che faccio le mie battaglie con convinzione, serenità, e trasparenza le rispondo con il mezzo di comunicazione maggiormente seguito degli elettori locali e non soltanto da quelli che sono “miei amici su facebook”.
La seconda premessa è legata al fatto che finalmente la candidata Pellegrini ha riconosciuto pubblicamente di non essere l’unica candidata donna in questa bella e vissuta campagna elettorale (bella ovviamente per me che me la sto vivendo con amore, passione e senza scheletri nell’armadio). Leggendo alcuni comunicati della candidata Pellegrini in cui dichiarava di “essere la prima candidata a sindaco di Portoferraio” mi domandavo (retoricamente) il perché di questa affermazione. Che fosse solo un fatto temporale?! Se fosse così, poco valore ha! La velocità con cui viaggia CAMBIARE IN COMUNE e raccoglie consensi non ha confronti sul campo per cui non ci sono problemi. Mi è venuto da pensare (ma non solo a me) che forse però questo suo precisare e ricordare sempre sulla stampa di essere la “prima candidata a sindaco” era un tentativo per sminuire la scesa in campo di un’altra candidata a sindaco, diretta, libera e indipendente che in questa campagna elettorale pare stia diventando una reale minaccia un po’ per tutte le coalizioni!
Passando al merito, Pellegrini si chiede “se gli altri candidati sindaco abbiano visitato l’Enfola, nessun abbandono ma cura del territorio e attenzione anche alle piccole cose”.
Bene, le rispondo che io l’Enfola non l’ho solo visitata, ma la frequento, la frequento d’estate e molto spesso perché è un ottimo luogo di aggregazione per famiglie con bambini e la frequento d’inverno per raccogliere quella pace che un posto come l’Enfola può offrire.
In questa sede, mi preme però sottolineare solo i dati oggettivi che evidentemente hanno toccato qualche nervo scoperto (la candidata del PD-SEL sarà consapevole del significato più profondo della sua reazione visto che è un assistente sociale).
I dati oggettivi sono questi:
1) se la zona dell’Enfola è curata e valorizzata, il merito è dei numerosi volontari e attivisti della zona e non certo dell’Amministrazione comunale che, oltre a non far rispettare le condizioni contrattuali dei contratti di appalto per la manutenzione del verde e delle aree pubbliche, ha spesso ostacolato l’attività e le iniziative dell’associazione Amici dell’Enfola non risconoscendole l’alto valore sociale e aggregante;
2) lo stato di abbandono (materiale e morale) in cui l’Amministrazione ha lasciato l’Enfola e le zone limitrofe è la fotografia di quanto riportato e minuziosamente descritto direttamente dai consiglieri e dai volontari dagli Amici dell’Enfola (chi meglio di loro sa come sono andate le cose in questi 10 anni!)…il tutto accuratamente e professionalmente raccolto in un verbale scritto a memoria interna (di CAMBIARE IN COMUNE e di tutti i partecipanti all’incontro che ci hanno lasciato i loro indirizzi email per comunicare, condividere e partecipare!);
3) in merito alla revisione degli spazi acquei in concessione e al conseguente risparmio sui canoni demaniali rispetto ai quali la candidata Pellegrini mi chiama direttamente in causa, le rispondo invitandola a leggere attentamente il nostro comunicato stampa sull’Enfola nel quale ho parlato di concessione demaniale e non comunale. Le preciso anche che conosco le leggi e l’impianto normativo di riferimento non perche’ sono un funzionario dell’Agenzia delle Entrate che nulla ha a che vedere con questo settore, ma perché ho una laurea in Giurisprudenza che mi ha permesso di avere tutte le competenze necessarie per potermi candidare al ruolo di sindaco di un Paese. Dubito fortemente che le stesse conoscenze tecniche fondamentali per un cambiamento mirato e consapevole le abbia un assistente sociale o un candidato di simile estrazione.
Prova ne è che non meno di quattro giorni fa, in merito all’esito dell’appalto delle Ghiaie, la candidata Pellegrini ha risposto ad un commento di un articolo di Elbareport dichiarando che l’appalto non era stato aggiudicato…..forse sfuggendole il significato tecnico-giuridico di AGGIUDICAZIONE e il fatto che in data 08/05/2014 la Commissione giudicatrice delle offerte con verbale nr. 3 ha proceduto proprio all’aggiudicazione (in via provvisoria) della gestione e custodia delle strutture nonché manutenzione del verde.
Chiudo dicendo che noi abbiamo osservato, ascoltato e riportato, non ci siamo inventati nulla, è la sola e pura verità e chi ha timore di noi se ne dovrà fare una ragione!
Noi lavoriamo così, con attenzione, puntualità, convinzione, concretezza e trasparenza, sappiamo che sono novità per chi fa il politico di mestiere ma sono le uniche armi che useremo per presentarci e lavorare!
Gli altri continuino pure con i vari mezzucci che preferiscono (chiacchiere, “diffamazioni”, accuse, fotografie o altro) o con le varie strumentalizzazioni del caso . Cari Portoferraiesi, vi siete domandati perché da circa un mese a tutte le manifestazioni di qualsivoglia natura la fascia tricolore non la indossa più il nostro sindaco, ma la candidata Cosetta Pellegrini?
A noi tutto ciò non serve per fare la nostra sana e corretta campagna elettorale e i cittadini lo stanno apprezzando!
Alessia del Torto