E’ necessario che si utilizzi una nave meno impattante o che ne venga ridotta notevolmente la velocità in entrata e uscita da Portoferraio
Legambiente: “Alla luce dei recenti incidenti,chiediamo più sicurezza per bagnanti e turisti e ci chiediamo anche se questo mezzo veloce sia compatibile con le norme del Santuario dei Cetacei”
Comune di Portoferraio e Asa intervengano poi per far cessare lo sversamento di liquami vicino alla magnifica darsena Medicea.
Si conclude la sosta nell’Isola d’Elba della Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che da ventisette anni naviga nel nostro mare per informare, sensibilizzare e schierarsi contro tutti gli abusi compiuti ai danni dell’ecosistema marino e costiero. Durante la permanenza nell’Isola, l’equipaggio dell’imbarcazione ambientalista ha manifestato il suo dissenso verso tutte le opere di cementificazione che deturpano il territorio e aggravano ulteriormente il rischio idrogeologico. Prima di lasciare la splendida cornice elbana, la Goletta Verde ritiene importante evidenziare un’altra tematica di cruciale importanza per la tutela del mare e la sicurezza di abitanti e turisti. Sotto accusa questa volta la nuova nave veloce di Corsica Ferries “Corsica Express Seconda” che attraversa il breve tratto di mare tra Piombino e Portoferraio, a causa della forte velocità di crociera, anche in entrata e in uscita dal porto e delle alte e violente onde che produce, ha recentemente causato incidenti che hanno coinvolto di bagnanti, un peschereccio e diportisti. A pochi giorni dall’avvio del traghetto veloce le proteste crescono e sembra chiaro che questo tipo di nave non è compatibile con una tratta così breve e con una costa così delicata ed antropizzata.
“Ci chiediamo perché non sia possibile quantomeno limitare la velocità con la quale questa nave nelle sue 12 corse al giorno a ben 36 nodi transita nel delicato Golfo di Portoferraio, accanto all’area di tutela biologica dello Scoglietto-Le Ghiaie-Capobianco e a spiagge affollate – dice Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana – Oltre al problema della sicurezza per i bagnanti e le piccole imbarcazioni che restano impotenti di fronte alle grandi onde prodotte dalla scia della nave veloce, ci preoccupa che imbarcazioni con questa stazza e velocità a transitino in un tratto di mare che ricade nel Santuario dei Cetacei e lungo coste del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. In attesa che venga istituita l’Area Marina Protetta prevista da una legge del 1982, vorremmo vedere attuate tutte le misure cautelative possibili. In questo senso - conclude Mazzantini - siamo convinti che si potrebbe fare molto di più per tutelare il delicato ecosistema, utilizzando traghetti meno impattanti e più sostenibili e garantendo allo stesso tempo una concorrenza nel settore dei traghetti che almeno impedisce il monopolio. Non si può parlare di “Isole slow”, di gusto per la lentezza, di far trovare ai turisti un’isola dove non si vive la vita frenetica del “continente” e poi sacrificare tutte queste belle parole, la tranquillità dei bagnanti e la sostenibilità della magnifica baia di Portoferraio, già intaccata da un traffico marittimo sostenuto, solo per risparmiare qualche minuto di viaggio”.
Goletta Verde il 29 giugno presenterà i risultati dei prelievi eseguiti nel mare della Toscana, ma durante la sua permanenza nella splendida darsena Medicea di Portoferraio diversi cittadini hanno segnalato a Legambiente la presenza di un troppo-pieno fognario che scarica abbondanti liquami nella zona di attacco dei pescherecci, proprio accanto al Molo del Gallo dove ha fatto scalo l’imbarcazione ambientalista. Si tratta di uno sversamento già segnalato negli anni passati da Legambiente, che invita il Comune di Portoferraio e Asa a porre subito rimedio ad un inquinamento che non fa onore al capoluogo dell’Elba ed alla città medicea di Cosmopolis.