Torna all’Elba la pulizia delle spiagge e dei fondali con la campagna nazionale “Spiagge e fondali puliti” di Legambiente. Quest’anno l’evento, giunto alla XXVIII edizione, si inserisce all’interno del Clean Sea Life, il progetto Life realizzato con il supporto dell’Unione Europea, che sta portando avanti attività di monitoraggio e pulizia, insieme a cittadini e operatori del mare di tutta Italia.
L’appuntamento è per domenica 28 maggio, a Marina di Campo alle ore 15,00 in piazza Giovanni da Verrazzano (Porto). Dopo una bella passeggiata di circa 20 minuti si arriva alla bellissima spiaggia di Galenzana dove i volontari organizzati da Legambiente Arcipelago Toscano puliranno le spiagge dei Salandri e Galenzana. Alla fine della pulizia merenda.
Portate guanti, cappellino e scarpe chiuse.
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«Incentivare sul territorio campagne di prevenzione, sensibilizzazione e informazione rivolte a tutti i cittadini– spiega Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano - è fondamentale per arrivare a una corretta gestione dei rifiuti e una partecipazione attiva da parte della cittadinanza a tutela del mare e dell’ambiente. Proprio per questo organizziamo ormai dal 1995 la campagna Clean up the med, alla quale aderiscono associazioni, scuole e istituzioni locali di ben 14 paesi, con l’obiettivo non solo di pulire ma soprattutto di diffondere una nuova sensibilità e un nuovo senso civico».
L’iniziativa è anche il lancio concreto e fattivo di Vele spiegate la grande campagna di pulizia di spiagge e coste dell’Arcipelago Toscano. Vele Spiegate è un progetto di Legambiente e Diversamenti Marinai. Unite dalla passione per il mare, le due associazioni organizzano da anni campi di volontariato estivi in barca a vela. Un'esperienza unica per gli amanti del mare. I partecipanti hanno la possibilità di entrare nel cuore delle criticità ambientali che minacciano la salute delle coste e del mare, sperimentare la vita di bordo, partecipare a progetti concreti di salvaguardia e valorizzazione di territori e comunità.
Quest'anno Vele Spiegate ha un obiettivo importante. Mappare e raccogliere i rifiuti marini in particolari aree dell'Arcipelago toscano, comprese le spiagge del Parco normalmente non accessibili. Lo studio scientifico, che seguirà protocolli ufficiali, andrà ad alimentare la rete della ricerca internazionale nell'ambito del marine litter.
I volontari che prenderanno parte alla spedizione saranno adeguatamente formati da personale specializzato. Un'occasione unica per partecipare ad azioni di contrasto verso emergenza ambientale che sta assumendo proporzioni globali preoccupanti.
Le attività di bordo prevedono anche l'avvistamento dei cetacei per il monitaraggio e la catalogazione di questi meravigliosi mammiferi marini; il coinvolgimento dei turisti sulla cultura e protezione del mare; la pulizia di spiagge e grotte remote nelle isole più piccole dell'arcipelago.
Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti, soprattutto plastica, finiscono in mare (marine litter) provocando innumerevoli danni ambientali ed economici. A rischio anche la nostra salute. I pesci ingeriscono frammenti di plastica e poi finiscono sulle nostre tavole contaminando l'intera catena alimentare.
A livello nazionale sono 200 le spiagge italiane, e ben 170 quelle del Mediterraneo, ripulite quest’anno dai volontari. I dati dell’indagine Beach litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio nell’ambito di Spiagge e fondali puliti – Clean up the med, campagna realizzata in collaborazione con Cial, La Filippa, Mareblu, Novamont, Sammontana e Virosac, confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato, seguita da vetro/ceramica, metallo e carta.
Tra i rifiuti spiaggiati trovati durante il monitoraggio realizzato dal network di Clean up the med, coordinato da Legambiente nelle 43 spiagge monitorate dal 2014 al 2017, troviamo al primo posto i mozziconi di sigaretta (20,7%), seguito da tappi e coperchi (11%), bottiglie di plastica (9,5%) e sacchetti di plastica (4,8%).