Prendo spunto dall'articolo apparso su questa testata in data 21 febbraio a firma Lions Club Isola d'Elba dal titolo “Internet of Things: connessi o estinti ovvero persona, impresa, competenze all'epoca dell'industria 4.0” per fare alcune riflessioni sul tema dell'Internet delle cose (appunto IOT) e sulla connettività 5G, il cui avvento sembra sempre più alle porte (ma speriamo anche no) ed è sempre più pubblicizzato sui mezzi di comunicazione i più vari che non fanno che decantarne gli aspetti positivi e le “magnifiche sorti e progressive” di cui tutti noi potremo godere.
Anche l'articolo di cui sopra ci fa alcuni esempi positivi circa le cose che potrà permetterci di fare questa nuova tecnologia, questo nuovo trastullo operativo che farà interagire il mondo virtuale di internet con gli oggetti reali presenti, ad esempio, in casa, nei condomini, per le strade, sulle auto, ecc., sempre connessi tramite onnipresenti ed onnipervadenti Campi Elettromagnetici Artificiali le cui frequenze millimetriche e i loro effetti sulla salute umana non sono stati ancora ben indagati dalla scienza, in quanto gli studi al riguardo necessitano di ovvi tempi tecnici che purtroppo, guarda caso, non possono essere i tempi sempre più veloci e serrati a cui l'immenso business collegato all'industria del settore delle TelCo e le sue Lobbies sta obbligando la Politica, cioè le leve decisionali e di potere, a far approvare e far passare in via definitiva l'applicazione e la diffusione capillare nella vita quotidiana di tutti noi del più grande delirio tecnologico della storia dell'umanità.
Più nel dettaglio ad esempio l'internet delle cose ci permetterà di scaricare film, video ed informazioni in generale molto più velocemente dell'attuale 4G (si parla di velocità fino a 100 volte maggiori), farà sì che il frigo di casa nostra “ordini” il latte quando questo si “accorge” (e si capisce, è smart, “intelligente”) che questo è finito, che il riscaldamento di casa si accenda quando stiamo per entrare (ma non c'era una volta la programmazione con un semplice timer?), ci permetterà di parlare ad una lavatrice o ad una radio perchè questa inizi a diffondere una suadente musica in tutta la casa prima che arrivi la fidanzata o al momento che questa sta per entrare, e poi le auto e i taxi a guida automatica, ecc..
Certo ci saranno applicazioni anche molto più pregnanti ed importanti ad esempio nel campo della medicina e del monitoraggio ambientale, campi in cui, senza voler sminuire l'importanza di tali applicazioni, comunque c'è già allo stato attuale un'importante e rassicurante copertura tramite le tecnologie attuali; ma la questione è un'altra e cioè a prezzo di quali rischi per la salute umana siamo disposti a barattare questo insulso “progresso”, in gran parte, come visto, costituito da futilità, bisogni artificiali ed indotti da abili contrabbandieri ed illusionisti di feticci e felicità di plastica, bisogni artificiali creati facendo leva sulle fragilità e sul desiderio di ricerca spasmodica di qualcosa d'altro esterno a Sé tipico dell'Animo umano quando questo manca di connessione interna fra coscienza, cuore, razionalità e, non realizzato nell'Essere, smarrito, disadattato, disorientato, infine abdica al ruolo di guida di Sé stesso ed accetta, acritico, che altri decidano della sua felicità, della sua salute, della sua vita e della sua morte.
Del tipo: dove sono i genitori d'oggi quando alle prime insistenze da parte dei propri figli di soli 8-10 anni, massimo, di comprarli il cellulare o l'ultimo modello di smartphone cedono subito, abdicando miseramente al proprio naturale ruolo di guida e autorità educativa ed allo stesso modo, irresponsabilmente, senza informarsi sui gravi rischi di tale atto - quando oggi sono reperibili tutte le informazioni al riguardo - lasciano loro ampia libertà d'uso di tali dispositivi senza neanche adottare un semplice presidio di sicurezza come un'auricolare a filo (che comunque è una misura non del tutto sicura)?
Li vedi questi bambini, e poi più in là adolescenti, peggio che mai, che non hanno più la visione areale, camminano per strada, lungo i viali, con il capo chino a guardare internet dal loro Smart, a mandare messaggi e a parlare con l'apparecchio incollato all'orecchio in continuo che neanche un uomo d'affari.
E adesso per loro si prepara qualcosa di ancora peggio, una delle applicazioni del 5G e dell'Internet delle Cose, i visori per la famigerata “Realtà Aumentata”, nuovo feticcio virtuale, come se la realtà, il reale, non bastasse più ad emozionarli, a farli sentire vivi dentro, è come se il vuoto interiore, le voragini interiori lasciate in eredità a questi bambini e ragazzi da un sacco di genitori sempre più restii a svolgere il proprio ruolo di guida autorevole (non autoritaria, si badi bene) nei loro confronti, sempre più svogliati e quasi disinteressati alla loro vera e piena felicità, si traducesse in una aumentata fame, in un bisogno abnorme ed innaturale di stimoli esterni, anche artificiali, senza alcuna connessione con la realtà – con la natura, gli alberi, il vento, lo spettacolo di un cielo stellato, la convivialità – una sorta di bulimia di cose atte a riempire quelle voragini psicologiche, di per sé patologica.
Dei gravi e concreti rischi per la salute umana, animale e vegetale connessi – questi si, sicuri – alle attuali modalità di connessione 3 e 4G (Wi-fi, Smartphone, ripetitori per la connettività mobile in generale) avevo già scritto su questa testata il 23 novembre 2018, quindi non vi tedierò ulteriormente, qua mi limiterò a rimandarvi al Link di quell'articolo (http://www.elbareport.it/scienza-ambiente/item/33452-antenne-tecnologia-5g-rischi-per-la-salute-umana) e a ricordarvi comunque che la comunità scientifica internazionale e italiana indipendente è concorde nel ritenere pure il 5G pericoloso anche in misura maggiore rispetto alle precedenti generazioni anche solo per il fatto che i CEM in questo caso saranno irradiati da milioni di stazioni radio base a terra (montati non solo su case e condomini ma anche sui lampioni stradali e alle fermate degli autobus) e da qualcosa come circa 20mila satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra ad altezze di circa 300-350 km.
Ricordo brevemente da quell'articolo i rischi per la salute derivanti dalle attuali connessioni wireless:
effetto sulle cellule in crescita, con particolare aumento del tasso di produzione delle cellule cancerose
- aumento dell'incidenza di particolari forma di cancro
- sviluppo di anormalità negli embrioni
- alterazioni delle sostanze chimiche del sistema nervoso, ad esempio la concentrazione di ioni calcio
- alterazione dei cicli biologici (ad esempio disturbi del sonno)
- declino dell'efficienza del sistema immunitario
- alterazioni nelle capacità d'attenzione e di apprendimento
- alterazioni comportamentali (iperattività, asocialità, aggressività, ecc.)
- sviluppo di ipersensibilità alla radiazione elettromagnetica (elettrosensibilità ed elettroipersensibilità).
Come già ricordato sopra, l'informazione circa questi rischi collegati alla connettività Wireless in generale, e di conseguenza la percezione del rischio stesso da parte della popolazione in generale, è ancora alquanto limitato, anche se ad onor del vero, da novembre dello scorso anno ad ora qualcosa si è mosso e questo solo grazie ad un movimento spontaneo da parte di privati cittadini informati circa gli studi e le ricerche effettuate al riguardo da scienziati ed enti scientifici indipendenti, la più recente ed importante della quali è quella eseguita e conclusasi dopo 10 anni dall'Istituto Ramazzini di Bologna diretta dalla Dr.ssa Fiorella Belpoggi che ha decretato in cavie animali, in seguito ad irradiazione da CEM generati da Wi-fi, la comparsa in una percentuale alquanto significativa di rarissimi tipi di tumori quali lo Schwannoma delle fibre nervose del cuore, un dato molto allarmante a detta della stessa Belpoggi (che fra l'altro conferma gli esiti di un precedente studio statunitense, il National Toxicology Programm) di cui posto l'intervista andata in onda di recente all'interno della trasmissione “Petrolio” di Rai 1; sono solamente 5 minuti ma vi prego di ascoltarla molto attentamente, diciamo che la Dr.ssa Belpoggi, dall'alto della sua competenza ed esperienza, non le manda di certo a dire (https://www.facebook.com/pnlpsicologia/videos/2206679212708337/UzpfSTEwMDAwMTUyMDI3MjkzNToyMTcxNTI4NzIyOTA3Nzgy/?__tn__=%2Cd-]-h-R&eid=ARAXZgoLhg3Xnlew52h7vsLYaDdz0voTQXxFr-ac5d25LYRyKsw-iGz4vi18meHnwBmIrhAfLgamlUUn)
Inoltre Martedì scorso, 26 Febbraio, alle ore 13:00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati in Roma (Palazzo Montecitorio), su coraggiosa iniziativa della deputata del Movimento 5 Stelle Sara Cunial, si è tenuta la conferenza stampa organizzata dall'Alleanza Stop 5G, Comitato facente capo a privati cittadini, associazionismo ambientale e del volontariato, enti scientifici quali ISDE (medici per l'ambiente Italia), per rinnovare la richiesta di una moratoria per la tecnologia 5G. A tutto questo siamo potuti arrivare grazie all'instancabile attività del giornalista d'inchiesta Maurizio Martucci, da sempre impegnato nella divulgazione di queste tematiche attraverso il blog del “Il Fatto Quotidiano.” In verità di questa iniziativa, a livello nazionale solo Rai Radio uno ne ha dato contezza e divulgazione, per il resto buio quasi completo.
Ma un altro evento importante, una tappa fondamentale nel dare voce alle ragioni di chi critica duramente le modalità e i tempi con i quali l'attuale Governo, su pressione asfissiante delle Lobbies dell'industria delle TelCo, sembra intenda procedere all'implementazione della connettività 5G, avrà luogo sabato 2 marzo dalle ore 10,00 alle 17,30 a Vicovaro, Comune 30 km ad est di Roma, nell'incantevole sede dell'Oasi Francescana; qua l'Alleanza Stop 5G ha organizzato il 1' Meeting Nazionale “Stop 5G, Emergenza Politica di Precauzione” al quale interverranno come relatori diversi scienziati ed enti di ricerca indipendenti (fra i quali appunto l'Istituto Ramazzini, l'Associazione Medici per l'ambiente Italia e l'ICEMS, organizzazione indipendente internazionale per lo studio degli effetti dei CEM) che negli anni hanno effettuato studi e ricerche nel campo degli effetti biologici generati dall'esposizione ad irradiazione da CEM.
All'evento (di cui allego il Link: https://oasisana.com/2019/02/23/vicovaro-ecco-tutto-quello-che-ce-da-sapere-sul-1-meeting-nazionale-stop-5g/?fbclid=IwAR0DzKf5AQx4tAcrXzTEjuPvvSt0lN9R5z8WfrhIjEEdtKhHnXIgrrX65_M) sono stati invitati politici di tutte le aree ed in particolare sono attesi il Ministro Luigi Di Maio, nella veste di Ministro dello Sviluppo economico, principale fautore e sponsor del 5G, del resto assolutamente noncurante delle implicazioni sanitarie di tale tecnologia, e la Ministra della Salute Giulia Grillo, assolutamente non curante di alcunchè, la quale finora si è bellamente lavata le mani circa la questione 5G, come se questa, appunto, non comportasse alcun benchè minimo rischio per la salute della popolazione in generale; speriamo almeno in un sussulto di coscienza da parte di queste due importanti - ahimè - figure istituzionali che li porti perlomeno a partecipare personalmente a questo evento.
Purtroppo lo scrivente, per ragioni di salute, e a malincuore, non potrà partecipare personalmente a tale evento, ma ve ne darà contezza non appena saranno resi pubblici gli atti.
Per concludere, sul Principio di Precauzione, che saggezza vorrebbe essere sempre applicato in questioni spinose come questa, ricordo solo la versione fornita dall'Oncologo dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, Ente facente parte dell'OMS), Lorenzo Tomatis: “Adottare il Principio di Precauzione e quello di responsabilità significa accettare il dovere di informare e impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute ed evitare che si continui a considerare l'intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali saggiare tutto quanto è capace di inventare il progresso tecnologico.” … e scusate la citazione.
Andrea Isolani