Sono di ritorno dall’iniziativa Mare Pulito 2012 che ha organizzato, su tutta l’Elba, il Consorzio Elbano Diving (CED) e che a Marciana è stata curata dall’ASD Il Careno di Sant’Andrea a cui mi sono unito. Sono appena rientrato e ho deciso di scrivere di getto le miei impressioni di una cosa bellissima che ha visto la partecipazione sentita degli alunni delle tre classi della scuola media di Marciana, ragazzi molto in gamba che non hanno esitato ad infilare guanti e a riempire di spazzatura i sacchetti in dotazione.
E dire che le due abili guide Silvia Bracci e Francesca Anselmi li hanno accompagnati per sentieri non certo agevoli. Infatti quello che si è cercato di comunicare ai ragazzi è che non si stava ripulendo la spiaggia “perché inizia la stagione” (cosa che la scelta della data avrebbe potuto lasciar intendere), bensì perché si tratta di un nostro patrimonio da difendere con la forza e col coraggio. Perché il concetto rimanesse meglio impresso, hanno scelto luoghi che il turista molto difficilmente raggiunge, come ad esempio la baia della Cotaccia o la Polveraia, posti magici dal punto di vista naturalistico sporcati dai rifiuti che l’uomo abbandona in mare e che il mare respinge nuovamente a terra, come se li rifiutasse.
La raccolta partita dal mare è continuata lungo il sentiero che ha riportato tutti a S.Andrea e poi su quella spiaggia, dove i ragazzi hanno provveduto a differenziare quanto raccolto prima di concedersi un meritatissimo pranzo al sacco.
L’iniziativa prevedeva anche la realizzazione di un’opera d’arte da parte degli alunni, che in questo caso era “viva”: la scritta “MARE PULITO” realizzata dai ragazzi stesi sulle dune di sabbia, un po’ difficile da leggere per la verità, ma davvero d’impatto. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sapiente regia, oltre che delle due guide, anche delle bravissime e pazienti professoresse Alba Corsi ed Elena Maestrini. Al termine a ciascun alunno è stato consegnato il brevetto di “pulitore ufficiale”.
Dopo una giornata così ti viene un sorriso nel cuore perché pensi a quanto bene ci sia nei nostri bambini e lo confronti con tutto il male e con tutto il marcio che c’è nella società. Non puoi che trarne un senso di grande speranza per il futuro dei nostri amati luoghi e della Natura in genere.