Vincenzo Mellini descrive dettagliatamente la situazione sanitaria presente a Portoferraio nell’ottocento”…Quando Napoleone giunse a Portoferraio i lini e le canape si mettevano a marcire nelle acque che servivano nad abbeverare i bestiami o nelle fosse lungo le strade maestre; i polli ,gli animali neri e i somari vagavano liberamente per le vie della città,gli erbaggi ,i pesci e altre derrate che producono lezzo e sudiciume ove si depositano ,si vedevano ovunque piaceva ai venditori,e quello che è peggio le spazzature ,le acque sporche e perfino gli escrementi umani n,mancando le latrine ,si gettavano dalle porte e dalle finestre sulle pubbliche vie” (1)
A tale situazione igienico-sanitaria fa riscontro la presenza di una povertà diffusa cui si fa fronte con un benefizio di miserabilità ottenuto in seguito al riconoscimento di uno stato di povertà”classe indigente”, distinta in “poveri” e “miserabili”, che è certificato da parte del curato.
Con tale benefizio di miserabilità si poteva avere assistenza sanitaria gratuita. Ma il problema di coloro che giacevano in stato di povertà doveva essere importante e con l’assistenza sanitaria gratuita non si poteva certo sfamare la gente in povertà. E’ un problema questo che è presente in modo pesante a Portoferraio e che può trovare una spiegazione nel periodo storico che la città dovette subire a cavallo tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento dove più guerre si susseguirono in poco spazio di tempo insieme con repentini cambiamenti di governo contribuirono sicuramente non poco alla nascita di una diffusa povertà. Il Magistrato Comunitativo (comune) di Portoferraio cerca di far fronte a questa tragica situazione e prende in considerazione di distribuire zuppe a chi ne ha bisogno.
Nell’adunanza del 19 maggio 1817 “….fatta presente alle Signorie Illustrissime la memoria presentata dai Signori Giuseppe Manganaro e Giuseppe Mini con la quale prospettano di ricorrere dei sussidi dai cittadini più comodi e dall’impiegati civili e militari per regalarli in soccorso dei Miserabili di questa comunità che è per la mancanza di lavori e per malattia sono costretti a vivere d’elemosine o perire d’inedia e in tal guisa liberarsi dall’inquietezza che producono tutti questi meschini e migliorar nel tempo stesso la loro sorte che facilmente potrebbe ottenersi col somministrar giornalmente una zuppa il giorno a ciascuno dei vari miserabili capace al loro sostentamento proporzionato all’età e alla qualità del Mendico subito che riesce porre in essere per mezzo di volontari e firme dei cittadini e impiegati i necessari assegni.E finalmente per porre in opera questo progetto espongono la necessità di scegliere quattro dei più probi cittadini per raccogliere le firme e depositare al Camarlingo per conservare le somme che per tale oggetto verrano raccolte e quindi un numero sufficiente di Deputati perché un giorno per ciascuno sorveglino alle provviste della pasta e legumi ,alle loro cuociture e distribuzione giornaliere. Essi sig.ri Coadunati encomiando il caritatevole zelo dei predetti Sigori Manganaro e Mini subito che ne convenghino l’Autorità locali vedendo molto utile una simile proposizione per la classe indigente e favorire volendo il suddetto progetto in primo luogo elessero i Deputati per la collezione delle firme.1) il sig. Tenente Giuseppe Manganaro,2) il sig. Tenente Giuseppe Mini 3)il sig Gio.Batta Allori uno dei vice curati di questa città,cittadini dei più probi e attivi.E il Camarlingo per la conservazione delle somme che ricavar si potranno dalle liberalità dei cittadini come sopra.Il sig. Candido Bigeschi. E successivamente perché le somministrazioni della predetta zuppa sia eseguita con tutta l’esattezza pulizia e buon ordine dessero gli infrascritti sig.ri Deputati ad oggetto che uno per giorno assistino all’acquisto della Pasta,Legumi e loro cottura,distribuzione dei biglietti giornalieri e delle zuppe.Oltre dei quali i Depuitati potranno concorrere a tali ingerenze anche ciascuno dei signori contribuenti per sincerarsi delle loro esatte erogazioni”(Partiti dal 22 dicembre 1815 al 27 dicembre 1817.24 E6.carta n. 132,ASCP)
Segue un elenco,nome e cognome,di ventisei persone :elenco aperto dal nome dei proponenti (Manganaro e Mini) e chiuso da Rutigni Giuseppe.
“..Riservandosi nelle successive adunanze allorchè avranno conosciuta la quantità dei sussidi da dare le necessarie dsiposizioni per la scelta dei veri miserabili” Firmato Gaetano savi,gonfaloniere,C. Ugolini,cancelliere.(Partiti dal 22 dicembre 1815 al 27 dicembre 1817.24 E6.carta n. 132.ASCP).
Trascorrono pochi giorni per dare realizzazione a quanto sopra e il Magistrato Comunitativo è di nuovo in adunanza (2 giugno 1817)”Sentito dal rapporto verbale dei sig.ri Deputati alla collezione delle firme in sussidio dei Miserabli che essendo questa state tutte raccolte per un totale di lire circa cinquecento quaranta per i mesi di giugno, luglio e agosto con la quale somma usando la dovuta parsimonia fornir si possono almeno centodieci zuppe incaricano me Cancelliere infrascritto di scrivere al sig. Arciprete di questa città perché alle ore 9 di mattina del giorno appresso voglia trasferirsi in questa cancelleria unitamente ai Sig.ri Vicecurati portando seco lo stato delle anime (certificato di miserabilità.ndscr) per prescegliere i più indigenti e Miserabili che potranno essere ammessi alla partecipazione del suddetto sussidio operazione alla quale saranno pure invitati intervenire anche i Sig.ri Medesimi,i quattro sig.ri deputati alla Colletta ed essi Sig.ri Coadunati perchè la scelta segua col massimo disinteresse. Dopo tale scelta verrà firmata una nota dei predetti miserabili che dovranno fornirsi di un biglietto firmato dal Sig. Gonfaloniere nel quale si indicherà il numero delle zuppe ch dovranno essere distribuite in numero proporzionato alle famiglie degli indigenti portatori del Medesimo;questo biglietto nella mattina della distribuzione verrà presentato al Sig. Deputato che in tempo che vien fornita la zuppa all’esibitore lo cambierà con un altro biglietto in carta diversa per il giorno appresso e così si continuerà per il tratto successivo.
Avendo quindi sentito che dal sig.Candido Bigeschi accettasi l’impiego da Camarlingo senza che paraltro voglia occuparsi della conservazione e non già dell’esazione degli approvvigionamenti commisero a me infrascritto Cancelliere di formar mensilmente una nota dei Sig.ri Sussidianti portanti il nome e cognome di ciascuno dei medesimi,la somma che contribuisce lasciandovi uno spazio sul quale il Contribuente segnerà di suo proprio pugno il giorno e la somma che paga.
Simil nota firmata dal Sig. Gonfaloniere e da me infrascritto Cancelliere sarà consegnata per l’esazione al Donzello ed il Gonfaloniere dopo che avrà serialmente verificate le somme incassate nel decorso della giornata accompagnerà queste con suo riscontro al Cassiere Sig. Bigeschi,il quale ogni mattina dietro la nota della fatta provvista per il giorno consegnerà al Deputato la somma necessaria per il pagamento della medesima,dietro ricevuta. E finalmente pregano i Sig.ri Deputati del giorno ad usare la maggiore precauzione esattezza ed economia onde restino pienamente eseguite le benefiche intenzioni dei Sig.ri Contribuenti e conservata tutta la pulizia nella cottura e distribuzione delle ridette zuppe dando facoltà di sospendere il Servo previa intelligenza del Sig. Gonfaloniere nel caso fosse scoperto negligente o infedele questo Servo sarà tenuto pagare ogni mattina in presenza del sig.Deputato i generi da cercarsi di mano in mano che egli porrà in caldaia;dovrà ogni mattina intendersela col Sig. Deputato per la qualità e la quantità dei Generi che saranno da provvedersi; e finalmente sarà a suo carico di conservare ben nette le necessarie stoviglie,delle quali dovrà pure rendere conto.
Sarà pure in facoltà del sig.Deputato disdire o sospendere dalla partecipazione della Zuppa per tutti quei miserabili che con fatti e parole attentassero al dovuto rispetto e al buon ordine da osservarsi in detta distribuzione previa sempre la dovuta partecipazione del Sig. Gonfaloniere sicuri che il conosciuto zelo e prudenza di ciascuno dei prelodati Sig.ri Deputati saprà prevenire e tener lontano qualunque benché minimo disordine”(firmato G. Savi gonfaloniere,C.Ugolini cancelliere)(Partiti dal 22 dicembre 1815 al 27 dicembre 1817.24 E6.carta n. 135.ASCP)
Marcello Camici
1)Vincenzo Mellini “l’isola d’Elba durante il governo di Napoleone I”.Firenze Stab. Tip.Del Nuovo Giornale 1914
2)ASCP: Archivio storico comune Portoferraio