Moltissimo tempo fa l'uomo sulla Terra viveva di caccia, agricoltura, pesca e allevamento: l'agricoltura era fondamentale per la sopravvivenza dell'uomo e degli animali di cui si nutriva.
Un giorno in una tribù preistorica si sparse la voce che i campi erano completamente vuoti e che non era rima-sto neanche un semino di quelli piantati. Un agricoltore disse di aver visto tantissimi piccoli volatili che beccavano sul terreno e rubavano i semi che aveva piantato. Raccontò anche che, pur essendosi accorto degli uccelli e avendo fatto di tutto per cacciarli, quando era riuscito a mandarli via il campo era ormai privo del contenuto. Ci furono altri raccolti simili e, alla fine, venne deciso di ripiantare i semi e di farli controllare costantemente. Quella notte i campi furono circondati dagli uomini scelti per proteggerli ma, appena il chiarore della luna venne coperto dalle nubi, i guardiani cominciarono ad avere sonno e si addormentarono. Allora uno stormo di passeri si lanciò in picchiata sui semi appena piantati ed un'altra volta riuscirono a portarli via tutti. Il mattino seguente scoppiò il panico:senza il raccolto gli animali sarebbero morti e la tribù non avrebbe avuto cibo.Dato che nessuno era riuscito a mandare via in tempo i passeri o ad accorgersi del loro silenzioso arrivo, si pensò a questa soluzione: in ogni singolo campo venne piantato un bastone con arti in paglia, un cappello e dei vestiti. In questo modo sarebbe sembrato esserci un uomo vigile a guardia di ogni campo. Infine venne appoggiata una lancia accanto al braccio del pu-pazzo e tutti attesero l'arrivo della notte. Quando la luna era alta in cielo tornarono i passeri per lo spuntino ma, vedendo gli strani pupazzi armati, credettero fossero uomini pronti ad attaccare e volarono via. Il giorno seguente gli agricoltori trovarono i germogli ancora nei campi e da ciò compresero che il loro stratagemma aveva funzionato, immediatamente tutta la tribù si mise a festeggiare la grande vittoria, gli animali ebbero di nuovo cibo, e così gli uomini. Da quel momento in poi, ogni qual volta i passeri pro-varono a rubare i semi, vennero sempre spaventati dai pupazzi nei campi. Dopo qualche tempo però, gli uccellini provarono ad avvicinarsi a quegli individui e, non vedendo in loro nessuna reazione, compresero il trucco degli uomini e ripresero indisturbati a saccheggiare il terreno. A quel punto i pupazzi vennero fatti interamente di paglia, con un bastone per sostenerli, una zucca intagliata al posto della testa e i soliti vestiti, questo perché, agi-tati dal vento notturno, fossero liberi di muoversi. La notte che venne fu particolarmente ventosa e, quan-do arrivarono i passeri, videro il pupazzo che si agitava al vento e che, con la faccia intagliata nella zucca, sembrava davvero vivo. Gli uccellini si presero un tale spavento che ancora oggi nei campi sono presenti quelli che poi vennero chiamati spaventapasseri.
Isabella Teggi