È veramente un altro arcipelago – con suoni diversi, figure diverse – quello che le emozionanti descrizioni marinaresche narrano sin dal Medioevo. Nel più antico portolano conosciuto – intitolato «Lo compasso denavegare» e redatto da un anonimo autore del Duecento – con cadenzata e solenne musicalità apprendiamo che «de Còrsega a lo Capo de Sancto Andrea en Helba, L millaraenter levante e silocco. De lo dicto Capo Corso all’isola de Monte Cristo, LXXX millara per lo silocco ver lo levante poco. En quella via so III seche che se clama Formigue che so propo de Monte Cristo X millara».
Suona strano sentire che poi, nel Quattrocento, in piena età appianea, l’isolotto dei Topi si chiamasse Bescaiola o Berescara; che i fondali adatti a gettare l’àncora fossero detti «surgitoi» e che i «paràghi» fossero le insenature dove tener sicure le imbarcazioni. E che, infine, gli scogli affioranti dell’Affrichella, sperduti a sud di Montecristo, fossero noti per evocare, con la loro forma, un’antica galea a remi. Ma lasciamo la descrizione all’anonimo autore del cosiddetto «Portolano Magliabechi», redatto intorno al 1450: «La cognoscenza di Piombino si è una isola che gli è per contra chessi chiama l’Elba. Da Piombino a Cavo della Vita 10 miglia per libeccio. Cavo della Vita è buon paràgo per tutti venti e troverai fondo di passi 10 insul detto cavo, a una isoletta chessi chiama la Beschauiola e da scirocho del chavo è una altra isoletta che ha nome Palmerola e da levante è una altra isoletta che si chiama Cierbero. Dal Cavo della Vita a Ferraia 10 miglia tra ponente e libeccio. Ferraia è buon porto per tutti tempi e buon surgitoio e puoi stare a ancora e prodese dalla banda da maestro e l’entrata del porto è da tramontana e fa che abbi il prodese in terra alla punta, settu entri colla tramontana in anzi chettusurgha l’ancora perchéel fondo pende e l’ancore non tenghono e di fuori al porto di Ferraia è una isoletta largha un mezo miglio tra l’isoletta e l’isola grossa ve bassa ve non vi passassi se non con navili piccioli. La chonoscenza del porto di Ferraia è una montagna tonda e alta da greco al porto 5 miglia chessi chiama Monte Grosso e vai la sua via e vedrai el castello di Ferraia che sopra al porto e percontro al castello è il surgitoio a quella puncta. Dal Cavo della Vita a Lungone 10 miglia per scilochoinvermezodì. Lungone è buon porto e larga entrata e surgitoio dalla banda da mezo di dentro alla punta ultima del golfo di dentro e puoi stare a ancora e prodese alla punta cioè dentro. La conoscenza di Lungone si è una montagna tonda insul cavo da scilochochessi chiama la Fonte di Capolivri. Dalla Fonte di Capolivri a Pianosa 20 miglia quarta di libeccio ver ponente.Pianosa è isola bassa e a fondo piano e paràgo da tutte parte e vi una torre suso diver levante. Da Pianosa a Monte Cristo 20 miglia quarta di scilocho ver levante e per quella via guarti da due sechechessi chiamano le Formiche e paiono dalla banda da mezodì per contra al Monte Cristo. La cognoscenza di Monte Cristo è una montagna alta come un diamante apuntato».
Di almeno quarant’anni dopo è il «Portolano» opera di Bernardino Rizo, composto nel 1490 in dialetto veneziano:«Pionbin è citade e si ha porto e da Pionbin a Chavo de Naticha de l’ixola del Elba sono 2 scoieti l’uno ha nome Palamora e ialtroPazerani a provo Chavo de Viti è uno altro scoietoha nome Berescharam (…) Lixola del Elba siehabitada e volzeatornomja 54. Da Chavo de Viti a Ferara tra ponente e garbinmja 10. In la bocha del porto de Ferara è una ixoletapichola e posse andar intorno et quando tu sarai al porto lixola te romàn da maistro e per tuto lo colfo de Ferara è bon sorzador e in fondi neto da passa 12 fin 13 e bon tegnidor per ferri. Da Porto Ferara a ChavoSancto Andrea grego e garbinmja 15. Da ChavoSancto Andrea a ChavoLivis levante e ponente mja 4. Porto Longo è bon porto e la sua intrada è da ver lo levante e del dito Porto Longo a Chavo de Viti mja 10. (…)Dal ChavoSancto Andrea a Porto Pixam quarta de tramontana ver lo gregomja 60. Da Sancto Andrea ala Caprara quarta de maistro ver lo pomja 25. Da ChavoSancto Andrea a ChavoChorso quarta de ponente ver maistro e sono mja 40. Da Sancto Andrea ala Pianoxa quarta de ostro ver sirocomja 12.La ixoladelaPianoxadala parte de levante a bon statio per vento a ponente e dala parte de tramonta è una ixolapicholo. Monte Christo cum le Formighe quarta de ponente ver maistro sono mja 14. Da Monte Christo ala Pianoxa quarta de sirocho ver l’ostro mia 25. Le Formighe è un scoieto baso et si ha una secha che tien per longhezamja 5 e da lonzi par una galìa e nel mezo par che sia el comito».
Silvestre Ferruzzi